Roberto Giachetti e la foto col sigaro “casualmente rossa”. “Fb censura me, ma bufale e minacce no”

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Aprile 2017 - 09:09 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Giachetti e la foto col sigaro "casualmente rossa". "Fb censura me, ma bufale e minacce no"01ROMA – Luce soffusa e “casualmente rossa“, testa all’indietro in posizione estatica e sigaro in bocca. Con questa foto Roberto Giachetti è incappato nelle maglie della censura di Facebook. A denunciarlo nel suo blog sull’Huffington Post è stato lo stesso deputato Pd:

“Qualche tempo fa, per gioco, ho postato una foto sul mio profilo privato. Fumavo il sigaro, illuminato da una luce casualmente rossa. Da quella foto sono scaturite polemiche sui social, in tv e sui giornali. Il succo? “Giachetti si fuma le canne e le posta su Facebook“.

Il social network, probabilmente dopo aver ricevuto segnalazioni da parte degli utenti, ha infine deciso di rimuovere il post. “Non rispetta gli standard della comunità“, è la generica e inappellabile sentenza. Nonostante le ripetute spiegazioni del politico:

“Ho risposto a queste illazioni con un post, a modo mio, senza offendere nessuno, in modo piccato, certo, ma assolutamente innocuo. Qualche giorno fa Facebook mi ha comunicato che quello stesso post è stato rimosso perché non rispetta gli standard di comunità. Ho cercato di capire quale parte del regolamento non rispettasse, non sono stato in grado di capirlo. Ora, ringrazio chi ha segnalato il mio post cercando così di zittirmi e chi ha deciso di eliminarlo. Detto ciò chiedo a voi di giudicare: ho offeso qualcuno?

Giachetti infine sottolinea come sia paradossale che bufale e minacce circolino gratuitamente sui social network mentre lui sia dovuto sottostare a una vera e propria censura:

“E soprattutto: per quale ragione i social sono pieni di minacce, notizie false, parole indegne (perché non vengono cancellati i commenti di chi scrive che sono un mafioso?) e, invece, un post del genere sì?”

Conclude con la domanda delle domande: “Quando inizieremo un ragionamento su cosa sia consono alla diffusione social e cosa no?”