Maroni: “Non voglio essere un segretario dimezzato”

Pubblicato il 28 Giugno 2012 - 17:59 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – ”Non sono interessato a una cogestione, a essere un segretario dimezzato o sotto tutela”. Lo ha detto Roberto Maroni rispondendo al termine di un incontro con i consiglieri comunali della Lega Nord a Milano, sul ruolo di Umberto Bossi dopo il congresso del partito.

”Se il congresso deciderà di eleggermi segretario dovrò avere pieni poteri – ha sottolineato Maroni – Se è così si può fare, se no non ci sono le condizioni”.

Secondo Maroni ”gli organi statutari devono avere pieni poteri sulla linea politica e sulla gestione del partito”.

”Una regola semplice – ha concluso – e che permette di gestire un’organizzazione complessa come un partito”. Maroni ha spiegato di non avere ancora presentato formalmente la propria candidatura perché ”c’è tempo fino a sabato mattina alle 11”.

Sul sostegno dato dal Pdl alla riforma del Senato federale, Maroni ha specificato: “Fino a quando il Pdl sostiene il governo Monti non ci sarà nessun asse e nessuna alleanza”. Maroni ha ribadito che con gli ex alleati ”c’è stata solo una convergenza su questo tema”.

Secondo Maroni, la riforma ”potrà entrare in vigore prima della prossima legislatura, con il Senato federale, con la riduzione dei parlamentari e con l’elezione diretta del presidente della Repubblica”. ”Forse e’ questo che Napolitano non vuole – ha sottolineato Maroni – Questa riforma e’ importante, avremmo voluto di piu’ ma anche cosi’ e’ un passo avanti notevole”.

Maroni ha ribadito che la Lega Nord sosterrà la riforma alla Camera per far sì che venga allo scoperto ”chi vuole fare veramente le riforme”. ”Noi andiamo avanti – ha concluso – Il semestre bianco c’è per il presidente della Repubblica e non per il Parlamento”.