Tolta la scorta a Vittorio Sgarbi, e lui replica: “Mi dimetto da sindaco… a me sì e a Saviano no”

Pubblicato il 17 Gennaio 2011 - 19:17 OLTRE 6 MESI FA

La Prefettura di Trapani ha revocato la scorta, che veniva svolta dalla guardia di finanza, al sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi. La tutela era stata assegnata nell’agosto 2009, dopo che il critico d’arte aveva denunciato di avere subito minacce intimidatorie. Vittorio Sgarbi ha in seguito annunciato le sue dimissioni da sindaco di Salemi, dopo la decisione della prefettura di revocare la tutela che gli era stata assegnata nel 2009.

”Non intendo espormi oltre”, ha detto il critico d’arte. ”Non posso non rilevare – spiega – l’assoluta mancanza di rispetto e di garanzia per il mio ruolo, nell’avermi cosi’ esposto all’azione di quanti possono colpirmi dopo le conclamate denunce contro gli speculatori, la mafia dell’eolico e i documentati scontri con gruppi, assai minacciosi, interessati a queste forme di speculazione”.

”Trovo pericoloso dovere svolgere il mio ruolo di sindaco a Salemi senza garanzie. La tutela viene facilmente assegnate a magistrati di cui spesso non si è apprezzata alcuna attività repressiva rispetto a comportamenti documentatamente criminosi e devastanti per il territorio: per questo annuncio le mie dimissioni”.

”Evidentemente per la prefettura di Trapani la presenza di un sindaco così esposto, popolarissimo, più volte minacciato, non rientra negli obiettivi da tutelare – conclude – La stessa istituzione del museo della mafia ha rappresentato una proposta altamente rischiosa, non diversamente, per esempio, dalle denunce giornalistiche e letterarie di Roberto Saviano a cui nessuno si sognerebbe di togliere la scorta. Evidentemente chi non rientra nelle logiche dell’antimafia di maniera, non merita di essere tutelato. Ogni giorno, da quando sono sindaco, ho ricevuto telefonate anonime e di minaccia”.