Salerno, De Luca decade da sindaco la seconda volta in 10 giorni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Febbraio 2015 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA
Salerno, De Luca decade da sindaco la seconda vota in 10 giorni

Salerno, De Luca decade da sindaco la seconda vota in 10 giorni

ROMA – Salerno, De Luca decade da sindaco la seconda vota in 10 giorni. Decaduto due volte in meno di due settimane dalla carica di sindaco. Un record di cui il primo cittadino di Salerno, Vincenzo De Luca, avrebbe fatto volentieri a meno: il sindaco-sceriffo è riuscito a tornare in sella la prima volta grazie al Tar, che ha sospeso l’efficacia della decadenza per effetto della legge Severino, ma stavolta i tempi per ricorrere in Cassazione contro la pronuncia della Corte d’Appello – che ha confermato il giudizio di primo grado sulla incompatibilità tra gli incarichi di sindaco e viceministro – si annunciano lunghi.

De Luca, dunque, lascia il Comune nelle mani di un suo fedelissimo, il vice Enzo Napoli, e annuncia di non voler fare nessuna marcia indietro per la candidatura alle primarie in Campania, malgrado la nuova batosta accresca il pressing del partito per trattare una ritirata condivisa. Il 21 gennaio De Luca era stato condannato per abuso d’ufficio nel processo sul termovalorizzatore salernitano. Immediata la decadenza decretata dalla prefettura in base alla Severino, altrettanto rapido il reintegro momentaneo deciso dal Tar.

Ieri il secondo verdetto infausto: la Corte d’Appello di Salerno conferma la decisione del tribunale, De Luca non poteva essere contemporaneamente sindaco e viceministro alle Infrastrutture nel governo di Enrico Letta. “Attenderemo con serenità la pronuncia della Cassazione“, commenta De Luca sottolineando che la sentenza lo “lascia pienamente libero di sviluppare la mia iniziativa in vista delle primarie della Regione Campania“.

Ciò nonostante, la candidatura resta in bilico: il caso è stato affrontato in un incontro tenuto ieri a Roma tra una delegazione di dirigenti vicini al sindaco di Salerno, il sottosegretario Luca Lotti e il vice segretario del partito Lorenzo Guerini. È in atto un pressing per convincere De Luca a non correre per le primarie. (La Repubblica Napoli)

 

Sentenza che ovviamente il sindaco decaduto non condivide, “essendo fra l’altro cessata da un anno la materia del contendere”, anche perché “non si comprende la decadenza dalla carica elettiva e precedente, rispetto a un incarico non elettivo e successivo”. Il legale del sindaco di Salerno, Angelo Caramanno, annuncia il ricorso in Cassazione, ma – spiega – “ci vorranno almeno alcuni giorni di tempo per leggere attentamente la sentenza e valutarne tutti i contenuti”.

A presentare l’istanza sull’incompatibilità erano stati tre parlamentari M5S, Andrea Cioffi, Girolamo Pisano e Silvia Giordano. “Il Movimento 5 Stelle aveva chiesto il rispetto della legge e alla fine la legge ci ha dato ragione”, commenta Cioffi.

Le grane giudiziarie per De Luca però non sono finite. Il 10 febbraio prossima udienza nel processo che lo vede imputato insieme ad altre 21 persone, per le presunte irregolarità nella realizzazione del complesso Crescent ideato dall’architetto Ricardo Bofill.