Savoini in delegazione con Salvini a Mosca: ecco le foto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Luglio 2019 - 11:02 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Savoini? Mai stato con noi durante gli incontri ufficiali tra la Lega e rappresentanti della Russia, giura il ministro dell’Interno Salvini mentre minaccia querele a destra e a manca. Bastano poche foto però a smentirlo: non è forse Gianluca Savoini quello seduto insieme allo stesso Salvini tra gli altri al tavolo della delegazione leghista al ministero dell’Interno russo di Mosca il 16 luglio 2018? E sul cartoncino di fronte alla sua sedia non c’è forse scritto il suo nome?

Esiste infatti un’ampia documentazione fotografica (sugli incontri di luglio e di ottobre dell’anno scorso), pubblicata sui maggiori social da Facebook a Twitter passando per Instagram, che smentisce il ministro Salvini quando nega che Gianluca Savoini abbia mai svolto ruoli ufficiali nei contatti leghisti con Mosca.

Se Savoini non era lì in veste ufficiale – perché lì c’era eccome – a che titolo presenziava, di quale accredito godeva? Difficile credere che nei palazzi del potere a Mosca si possa accedere senza invito.

La smentita che non convince. Sollecitato da Repubblica, Salvini aveva fatto ha fatto diramare un comunicato di smentita che non sembra reggere alla prova dell’evidenza. “L’associazione Lombardia-Russia non ha nulla a che vedere con la Lega. Gianluca Savoini non ha mai fatto parte di delegazioni ufficiali in missione a Mosca con il ministro. A nessun titolo. Né a quella del 16 luglio 2018, né a quella del 17 e 18 ottobre dello stesso anno”.

Salvini oggi: “Non l’ho invitato io. Che ne so cosa ci facesse al tavolo?”. Oggi Salvini insiste sull’estraneità del lobbysta correggendo un po’ il tiro: “Savoini non era invitato dal ministero dell’Interno”, né a Mosca, nell’ottobre 2018, né a Villa Madama nell’incontro bilaterale con Putin, ha detto il ministro dell’Interno. “Posso produrre i documenti di tutti i passeggeri che hanno viaggiato con me. Che ne so cosa ci facesse al tavolo? Chiedetelo a lui. Faccio il ministro dell’Interno e preferisco occuparmi di cose serie. Questa inchiesta è ridicola”.

La Procura di Milano da mesi indagava in silenzio. Non sembra crederlo neppure la Procura di Milano che, da mesi, in silenzio, sta indagando sul caso che coinvolge la Lega e i rapporti con la Russia, esploso sui media ieri con la pubblicazione dell’audio sul sito americano BuzzFeed con anche la voce del leghista Gianluca Savoini, il quale a Mosca avrebbe trattato con alcuni russi per far arrivare fino a 65 milioni di dollari al Carroccio nell’ambito di un affare sul petrolio.

Ieri è emerso che in Procura è aperta un’inchiesta per corruzione internazionale e che risulta indagato proprio l’esponente del partito di Matteo Salvini, nonché presidente dell’associazione Lombardia-Russia (peraltro domiciliata in via Bellerio presso la sede storica della lega Nord).

Savoini in delegazione con Salvini a Mosca: ecco le foto

Savoini è il primo da sinistra (foto Ansa) nell’incontro a Mosca del luglio 2018

Savoini in delegazione con Salvini a Mosca: ecco le foto

Il segnaposto con il nome di Savoini all’incontro della delegazione leghista al ministero russo a Mosca