“Fateci entrare con la Fornero”: scorta mostra pistola, minacce al Gp di Monza

Pubblicato il 14 Settembre 2012 - 11:27 OLTRE 6 MESI FA
(LaPresse)

ROMA – “Fateci entrare in pista, siamo con la Fornero”. Repubblica scrive che la scorta del ministro del Welfare, Elsa Fornero, avrebbe minacciato con queste parole e con pistola alla mano gli addetti alla sicurezza dell’autodromo di Monza dove domenica 9 settembre si è corso il Gp. Il direttore del circuito Enrico Ferrari, riporta Repubblica,  è stato contattano dal presidente della Fia Bernie Ecclestone che ha ufficialmente protestato per l’accaduto.  Ferrari per far fronte a questa situazione, che ormai dice ripetersi da anni, avrebbe deciso di adottare “il numero chiuso per i politici in griglia”.

Una “vergogna del made in Italy”, scrive Repubblica, che sottolinea come mentre il governatore del Texas, il terzo uomo più potente del mondo, sia entrato in griglia senza la sua scorta, le persone che dopo la minaccia con pistola hanno seguito la Fornero e Staffan De Mistura sono state oltre 10 tra guardie del corpo e uomini della scorta.

Repubblica ricostruisce l’accaduto:

Per dire: il governatore del Texas (il terzo uomo più potente d’America) non ha potuto portare con sé i due addetti alla sua sicurezza (si erano messi d’accordo il giorno prima con la security della pista per seguire a distanza il loro uomo). Lo stesso avrebbe dovuto accadere per gli accompagnatori (un gruppone che i testimoni quantificano in dieci-quindici persone) del ministro Elsa Fornero e del sottosegretario Staffan De Mistura. E invece no. Invece le cose sono andate molto diversamente. Stando a quanto contestato al direttore del circuito, due signori (descritti come addetti alla sicurezza) hanno provato a forzare il blocco con parole pesanti e spintoni. E di fronte alla gentile ma ferma opposizione degli uomini di Ecclestone, hanno mostrato la pistola, ottenendo così, immediatamente il via libera, del quale ha approfittato, lesto, l’intero gruppone. “Né la Fornero né De Mistura si sarebbero accorti di nulla – raccontano i testimoni alla scena – perché erano già avanti”.

Mentre uno degli addetti al circuito ha definito l’episodio come “la cosa più imbarazzante della mia vita”, Ferrari ha deciso di raccontare quanto accade ormai da anni:

“Ogni anno è sempre peggio. Nel 2010 sono stato minacciato io stesso, per un motivo identico. Sono scene da paese incivile. La Formula 1 fa il giro del mondo, e queste cose capitano solo in Italia”. La responsabilità di quanto accaduto, spiega Ferrari, è del circuito. “Perché il contratto è con noi. Ma io che ci posso fare se sono le forze dell’ordine le prime a non seguire le regole? Mi sono stufato di sentire le lamentele degli organizzatori e della Federazione”.

Il problema da debellare, secondo Ferrari, è l’accesso dei “vip abusivi” in griglia e con Repubblica il direttore del circuito di Monza si sfoga:

“Non ne posso più di tutta questa arroganza. Dal prossimo gran premio chiederò di limitare il numero di pass. È l’unica possibilità per evitarci questa umiliazione annuale”.