Scuola, la proposta del Pdl: spostare l’inizio al 30 settembre

Pubblicato il 23 Maggio 2010 - 18:37 OLTRE 6 MESI FA

Tornare a scuola il 30 settembre e prolungare così la stagione turistica italiana. La proposta – contenuta in un disegno di legge del senatore Giorgio Rosario Costa del Pdl farà certamente contenti gli studenti, che non vedono l’ora di prolungare il tanto agognato riposo dai libri. Eppure il dubbio sorge: la politica si è preoccupata di come la prenderanno le famiglie?

In tempi di crisi le vacanze, infatti, sono un lusso per la maggioranza dei genitori, che in questo modo non prolungheranno le proprie ferie – per chi ce le ha – ma dovranno preoccuparsi di lasciare i figli a casa per un periodo ben più lungo di quello a cui sono abituati.

Un ritorno al passato, forse, come negli anni Sessanta, quando la scuola iniziava i primi di ottobre, proposto secondo l’autore anche per aspettare la fine del caldo di settembre che a volte è veramente torrido.

Il disegno di legge (n. 409 composto solo dall’articolo 1 “Per le scuole di ogni ordine e grado l’anno scolastico ha inizio dopo il 30 settembre”) è stato assegnato in sede referente alla commissione Istruzione del Senato, ed è stato calendarizzato per il 27 maggio.

Proposta ben vista dal ministero. Si tratta di un’iniziativa personale del senatore Costa, che però non viene vista in maniera negativa a Viale Trastevere. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini in passato ha avuto parole in questo senso, per una partenza dell’anno scolastico leggermente spostata in là, in particolare proprio a causa del caldo.

Per ora, comunque, rimane soltanto la proposta del senatore Costa, che all’atto della presentazione del testo l’ha motivata così: “L’attuale inizio anticipato dell’anno scolastico, rispetto a quanto accadeva negli anni Sessanta, provoca la anticipata chiusura della stagione estiva anche rispetto al ciclo meteorologico. Ciò determina per le regioni a vocazione balneare un conseguente accorciamento della stagione turistica, con cadute occupazionali e reddituali”.

Nella passata legislatura l’allora vicepremier Francesco Rutelli con delega al turismo propose nel 2006 di allungare le vacanze nel corso dell’anno,accorciando quelle estive, proprio per dare impulso al settore e permettere alle famiglie di diversificare le vacanze.

Il commento dei genitori. Un “ragionamento” su come modificare le vacanze scolastiche si può anche fare, “ma basta con leggi e decreti che non che non nascano dalla condivisione con la società civile”, è stato il commento di Angela Nava del coordinamento genitori democratici, preoccupata di salvare le “povere vacanze delle famiglie italiane” dopo la proposta contenuta nel ddl.

“Come associazione – ha detto – non possiamo essere soggetti agli umori di chi presenta provvedimenti che modificano la pianificazione delle povere vacanze degli italiani. Un ragionamento si può fare in modo disteso, con la condivisione, se si vuole rilanciare il turismo”. Ma, ha ricordato Nava, quando si modifica il calendario scolastico bisogna tenere presente anche che si è di fronte a una coperta troppo corta: “il clima non è favorevole e soprattutto l’edilizia scolastica antiquata non consente di andare oltre i primi di giugno con le lezioni”.

Al momento il rientro è il 13 settembre. In ogni caso, il prossimo anno scolastico è già alle porte é il 50% delle regioni italiane ha già deliberato il calendario scolastico 2010/2011 con la maggior parte degli studenti tornerà in classe il 13 settembre. A sedere sui banchi di scuola per primi, il 9 settembre 2010, saranno gli alunni del Trentino (Trento). Seguiranno, il 13 settembre, quelli delle regioni Alto Adige (Bolzano), Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto. Poi sarà la volta degli scolari della Sardegna e della Toscana, il 15 settembre e della Liguria il 20 settembre.

I cancelli delle scuole richiuderanno, invece, il 9 giugno 2011 in Veneto seguito dalla Sardegna il 10 giugno. Le altre regioni – Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Toscana, Trentino, Valle d’Aosta – chiuderanno l’11 giugno. La Liguria il 15 e l’Alto Adige il 16. Ma già in tanti sperano di poter allungare le vacanze.