Senato, Torrisi agli Affari Costituzionali. Pd battuto, maggioranza si spacca

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Aprile 2017 - 23:06| Aggiornato il 6 Aprile 2017 OLTRE 6 MESI FA
Senato, Torrisi agli Affari Costituzionali. Pd battuto, a rischio legge elettorale

Senato, Torrisi agli Affari Costituzionali. Pd battuto, a rischio legge elettorale

ROMA – Salvatore Torrisi è stato eletto alla presidenza della commissione Affari costituzionali del Senato e la maggioranza di governo si spacca. Il candidato del Pd, Giorgio Pagliari, è stato silurato da una insolita alleanza che unisce tutte le opposizioni, da M5s e Mdp a Forza Italia.

Lorenzo Guerini dopo il voto ha parlato di tradimento del patto di maggioranza e teme che ora sia a rischio la legge elettorale, mentre Andrea Orlando spera che la crisi venga evitata. E intanto su Angelino Alfano arrivano le pressioni e il ministro degli Esteri, dopo un colloquio col premier Paolo Gentiloni, sarebbe pronto a chiedere a Torrisi un passo indietro.

La commissione Affari costituzionali del Senato si occupa della gestione della legge elettorale e tutto sembrava pronto per l’elezione del democratico Pagliari, quando a sorpresa però è stato eletto Torrisi dell’Ap. Una vittoria che di fatto rappresenta la spaccatura della maggioranza e rischia di rallentare, se non affossare, il dibattito sulla legge elettorale. Scrive Repubblica:

I capigruppo del Pd Luigi Zanda e Ettore Rosato sparano alzo zero. “Siamo da tempo abituati all’uso del voto segreto non più su questioni di coscienza, quanto per manovre politiche sempre più volgari e ipocrite. Questa volta si è superato il limite”, dice con irritazione il primo. Che poi spiega: “Il fronte politico che oggi si è formato per l’elezione del nuovo presidente della Commissione Affari Costituzionali al Senato riunisce in una singolare unità tutta l’opposizione, da Forza Italia ai Cinque Stelle passando per la Lega Nord. A voto palese litigano e si insultano, a voto segreto si muovono insieme. Oggi a questo inedito nuovo fronte si sono aggiunti, lo dicono i numeri, pezzi di maggioranza. Certamente non del Pd”. “La lealtà in maggioranza non è un optional e gli accordi vanno rispettati sempre. Basta capirsi…”, minaccia il secondo”.

Intanto Alfano, di ritorno da Bruxelles, ha già sentito premier Gentiloni e ha chiesto a Torrisi di dimettersi, mentre il Pd ha provato a correre ai ripari chiedendo un incontro col premier e con Sergio Mattarella. Se il Pd è preoccupato, M5s esulta:

“Con 16 voti Torrisi, senatore Ap (contro gli 11 al candidato Pd), è stato eletto nuovo presidente della commissione Affari Costituzionali al Senato, che dovrà, vedremo però in che tempi, approvare la legge elettorale. Fatto fuori il Pd dalla guida della commissione, speriamo la stessa sorte per gli ultimi seguaci autoritari renziani. L’italia il 4 dicembre si è espressa, è ora di dare seguito a quel mandato”.