Sondaggio elezioni: M5s, Pd e destre al 29%. Ma M5s cresce, gli altri no

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Marzo 2017 - 14:35 OLTRE 6 MESI FA
Sondaggio elezioni: M5s, Pd e destre al 29%. Ma N5s cresce, gli altri no

Sondaggio elezioni: M5s, Pd e destre al 29%. Ma N5s cresce, gli altri no (nella foto Ansa, Grillo e Di Maio)

ROMA – Movimento 5 Stelle, Pd e le destre unite (ammesso che si presentino unite alle elezioni politiche) attualmente sono al 29%. La differenza la fa il trend: dei tre schieramenti, infatti quello grillino è l’unico in ascesa. Sono i risultati di un sondaggio effettuato da Istituto Piepoli e pubblicato su la Stampa.

Scrive Piepoli:

Abbiamo poi chiesto al nostro campione se il consenso nelle tre maggiori forze politiche del Paese fosse cresciuto, rimasto uguale oppure diminuito. È il Movimento 5 Stelle l’unica forza politica a ottenere un saldo positivo. Perché? La motivazione principale è che i grillini sono considerati dagli intervistati «più vicini ai cittadini» perché «lavorano per il Paese». Il Pd subisce invece una forte diminuzione del consenso percepito, con il 44% degli intervistati che ritiene che la fiducia sia diminuita. I dem vengono avvertiti come un partito ripiegato su se stesso che trascura i reali problemi del Paese (questa è la motivazione per il 13% degli interpellati). Inoltre il Pd viene percepito come una formazione meno compatta del passato (9%) e lontana dall’opinione pubblica (8%).

Per quanto riguarda il centrodestra, che abbiamo considerato come una forza unitaria, anche qui gli intervistati ritengono che il consenso sia diminuito (19%). Lega e Forza Italia sono percepiti come ripiegati su loro stessi, intenti a discutere di schieramenti e alleanze e non vicini alle esigenze dei cittadini. Dall’analisi dei dati emerge inoltre che il Movimento 5 Stelle è visto dagli elettori come immune da scissioni o diatribe interne, motivo per cui è percepito come più affiatato quindi più stabile e affidabile degli altri.

Per quanto governo e ministri, i risultati dicono più 2% di gradimento (ora è al 44), mentre Gentiloni sta al 46%. Tra i ministri primo Franceschini (cultura) col 62%, seguono Minniti (Interni) e Delrio (Infrastrutture e Trasporti) entrambi al 58%. Bene anche Martina (Agricoltura) al 56% e Padoan (Economia) al 55%. Il peggiore in classifica è invece Alfano (Esteri) col 25% di gradimento.