800 milioni in arrivo per i Comuni? Corte dei Conti: 20% di tagli a enti locali

Pubblicato il 26 Luglio 2012 - 12:35 OLTRE 6 MESI FA
(LaPresse)

ROMA – Ottocento milioni in arrivo per i Comuni italiani, gli stessi che protestano contro la spending review e che lanciano l’allarme “stipendi a rischio”. Lo prevede un emendamento  al decreto sulla spending review presentato dai relatori Gilberto Pichetto Fratin (Pdl) e Paolo Giaretta (Pd) alla Commissione Bilancio del Senato.

I soldi arriveranno attraverso le Regioni che avranno il compito di cederli ai Comuni ”ricadenti nel proprio territorio”. Le risorse pari a 800 milioni sono destinate ”alle regioni a statuto ordinario, alla regione Siciliana e alla Sardegna”. In particolare la Sicilia è la regione nella quale confluiranno le maggiori risorse per i Comuni: 171,508 mln; seguono la Lombardia (83,353 milioni) e la stessa Sardegna (82,3 mln).  La copertura degli 800 milioni extra patto di stabilità, a quanto emerge dal testo, proviene per 500 milioni  dalle “risorse disponibili sulla contabilità speciale 1778 dell’agenzia delle entrate-fondi di bilancio” e per i restanti 300 milioni da un altro fondo già destinato ai Comuni.

L’emendamento arriva più o meno contemporaneamente ad un’analisi della Corte dei Conti che evidenzia come, negli ultimi due anni, a pagare il prezzo più pesante dei tagli siano stati soprattutto gli enti locali, molto più colpiti delle amministrazioni centrali. Secondo il presidente Luigi Giampaolino, infatti, le amministrazioni locali sono “molto esposte a vincoli e restrizioni” e per Regioni, Provincie e Comuni il calo degli investimenti statali nel 2010 -11 è stato vicino al 20%. Al contrario le amministrazioni centrali sono “meno colpite dagli effetti di contenimento”.

Spiega Giampaolino: “L’andamento delle spese dello Stato si inquadra in una situazione dei conti pubblici che, nel generale declino degli investimenti, vede una distribuzione diseguale di questa tendenza: con le amministrazioni centrali meno colpite dagli effetti di contenimento e, invece, le amministrazioni locali (ormai titolari di oltre il 70%degli investimenti pubblici) molto esposte a vincoli e restrizioni e che, nel conto che ricomprende regioni, province e comuni, mostrano nel biennio 2010-11 una diminuzione vicina al 20%”.

Ecco la ripartizione degli 800 milioni di euro per i Comuni attraverso le Regioni, secondo quanto indicato dall’emendamento presentato dai relatori.

ABRUZZO 17,668 mln

BASILICATA 16,158

CALABRIA 32,409

CAMPANIA 58,822

EMILIA ROMAGNA 41,943

LAZIO 79,327

LIGURIA 16,240

LOMBARDIA 83,353

MARCHE 17,206

MOLISE 8,278

PIEMONTE 46,889

PUGLIA 43,655

SARDEGNA 82,319

SICILIA 171,508

TOSCANA 40,985

UMBRIA 14,225

VENETO 29,015

Totale 800 mln