Stadio Roma, sit-in di tifosi e Campidoglio blindato: Virginia Raggi c’è. Ora vertice FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Febbraio 2017 - 17:40 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sit-in di tifosi e Campidoglio blindato a Roma per l’incontro tra gli amministratori grillini e i proponenti del progetto Stadio. Incontro a lungo atteso e anche oggi slittato di qualche ora per consentire alla sindaca Virginia Raggi di partecipare. La prima cittadina, infatti, dopo il lieve malore che l’ha condotta all’ospedale San Filippo Neri, ha comunque deciso di prendere parte alla riunione, probabilmente per non esacerbare gli animi e dare adito ad ulteriori tensioni.

“Ho lasciato l’ospedale. Sto bene – ha scritto la sindaca su Facebook appena dimessa dall’ospedale – Grazie a tutti per l’affetto. Ora sono in Campidoglio a lavorare per la città”. L’appuntamento è cruciale dopo che l’amministrazione capitolina a guida M5S aveva annunciato un sostanziale stop alla costruzione dello stadio della Roma nel sito di Tor di Valle. La sindaca, pur occupandosi direttamente del dossier, non è stata mai presente agli ultimi incontri col club dove il Campidoglio è stato rappresentato dal vice sindaco Luca Bergamo, dal presidente d’Aula Marcello De Vito e dal capogruppo M5S Paolo Ferrara. Il presidente americano della Roma James Pallotta aveva parlato di catastrofe in caso di uno stop del Comune, riservandosi peraltro di farselo dire in faccia dalla sindaca appunto oggi pomeriggio.

Due blindati della polizia sono stati disposti a sorvegliare l’ingresso transennato del Campidoglio. I tifosi in piazza, sventolano uno striscione con la scritta: “Sì a Tor di Valle. Tra loro c’è anche lo storico ultrà giallorosso Zappavigna. Col calare della sera, per motivi di ordine pubblico e sicurezza, le luci non sono state spente alle 19, come previsto in occasione dell’iniziativa M’illumino di meno. Sono state invece regolarmente spente quelle del Foro di Augusto, come gesto simbolico per sensibilizzare i cittadini romani sul tema della riduzione dei consumi elettrici.

Questi i cori che si levano dalla piazza: “Un solo grido un solo allarme: sì a Tor di Valle sì a Tor di Valle” e “famolo, famolo sto stadio o Virginia famolo sto stadio”. “#Famostostadio”, si legge su un cartello retto da un giovane manifestante. “Io difendo lo stadio, i posti di lavoro – dice un altro – Il rischio idrogeologico? L’autorità di bacino che è quella preposta, insieme ai tecnici dei proponenti, sostengono il contrario sostengo che con le opere infrastrutturali viene arginato. Chi dice il contrario dice bugie”.

“Se è questo il problema anche all’Olimpico si può giocare – interviene pure un anziano tifoso romanista – E’ tutto a rischio esondazione!”. “Prima di essere tifose siamo cittadine romane, quella è una zona che verrebbe riqualificata. Se dicono di no allo stadio dovrebbero garantire con i soldi pubblici le opere previste ora con soldi privati – spiegano Mirella e Manuela -.La fermata di Tor di Valle ad oggi è pericolosa dopo le 18…”.

Su un grande striscione srotolato sulla scalinata adiacente a Palazzo Senatorio c’è scritto: “Sì allo stadio basta melina“. Alcuni tifosi non risparmiano dure critiche alla prima cittadina e al Comune: “Dicono sempre no, anche agli investimenti e al lavoro”(foto Ansa).