Stipendio Carlo Cottarelli 12.000 mese netti, 258.000 annui lordi. Tanti e pochi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Marzo 2014 - 14:13 OLTRE 6 MESI FA
Carlo Cottarelli

Carlo Cottarelli

ROMA – Ventimila euro lordi al mese per tredici mensilità: questo lo stipendio di Carlo Cottarelli. L’uomo incaricato da due governi, quello di Letta e quello di Renzi, di trovare il modo di far risparmiare allo Stato una quarantina di miliardi di spesa pubblica inutile o ingiusta o perfino dannosa, porta a casa a fine mese più o meno 12.000 euro netti. La retribuzione annua lorda totale è di 258.000 euro. L’arco di impegno è di tre anni. E i 258.000 lordi sono, a detta di Cottarelli stesso, tutto, proprio tutta la retribuzione. Cioè non ci sono benefit di altra natura ad integrare i 258.000 in denaro. Sempre Cottarelli ci tiene a sottolineare che la sua retribuzione resta 43 mila euro sotto il massimo consentito per in dirigente della Pubblica Amministrazione.

Dunque ventimila lordi, 12mila netti al mese, euro più euro meno. Tanti? Troppi? Giusti? Pochi? Dipende… tanti rispetto a chi e cosa? Rispetto alle retribuzioni di un parlamentare, più o meno equivalenti a quella di Cottarelli, i 12 mila al mese sono pochi se rapportati alla responsabilità e professionalità che l’incarico di Cottarelli richiede. Pochissimi poi i 12 mila al mese di Cottarelli se rapportati alle retribuzioni di fatto dei consiglieri regionali e dei politici di territorio che portano a casa in varia forma circa diecimila euro al mese. Pochissimi i soldi pagati a Cottarelli anche se li si rapporta alle retribuzioni dei manager pubblici delle Ferrovie, Poste, Eni…Dei manager delle grandi imprese, ma anche di quelle medie e piccole della grande galassia pubblica. La realtà, la brutta realtà è che 200 mila euro lordi l’anno li porta a casa qualunque presidente e amministratore delegato di azienda pubblica. Se il parametro è quello degli stipendi dei dirigenti pubblici, allora Cottarelli è pagato poco.

Prendiamo altri parametri: un chirurgo affermato, un avvocato con grande studio, insomma un professionista con attività avviata e di successo. Siamo onesti: i diecimila al mese li porta a casa eccome a fine mese. Anche dal punto di vista della società, anche sul parametro sociale i 12 mila al mese di Cottarelli non appaiono né tanti né troppi.

Altro parametro ancora, quello della misura. Sono giusti i 12 mila al mese per uno che deve rifare i connotati, aiutare a rifare i connotati al Welfare e alla spesa pubblica. Giusti e al confine con l’essere un po’ troppi. Però, se sono giusti i 12mila al mese netti, se sopra i 12 mila si comincia ad abbondare fino ad esagerare, che ne facciamo e pensiamo di quelli, e  sono tanti, che ne portano a casa di più?

Altro parametro, quello della gente con lavori normali, stipendi normali, competenze e professionalità normali. Qui si viaggia tra i 1.500 e i 3.000 al mese, tra le otto e le quattro volte in meno di quanto guadagna Cottarelli. E’ un gap, un divario quello dell’uno a quattro/uno a otto che ci sta nella gerarchia delle responsabilità e retribuzioni. Uno a otto e fino a uno a dieci ci sta, purtroppo in molti luoghi e aziende siamo a uno a 25, se non a uno a 50.

Infine l’ultimo parametro, quello di chi giudica ogni euro speso per governare il paese un euro buttato. Di chi calcola ogni euro speso dalla politica come un euro rubato. Di chi considera il lavorare a meno spesa pubblica una minaccia  e una fregatura. In questi casi i 12 mila al mese di Cottarelli, i 258 mila lordi annui sono 12 mila volte al mese e 258 mila volte all’anno troppi, anzi troppissimi.