Tremonti: “Riforma Fornero? Un milione di posti di lavoro a rischio”

Pubblicato il 27 Agosto 2012 - 08:48 OLTRE 6 MESI FA
Giulio Tremonti (LaPresse)

ROMA – “La riforma Fornero mette a rischio 1 milione di posti di lavoro“. Giulio Tremonti lo ha dichiarato nell’intervista al Corriere della Sera, parlando di riforma che applica la tecnica del “legislatore onnipotente”, che pensa di “poter modificare la realtà con la legge”. L’ex ministro torna a parlare di lavoro ed economia, dichiarazioni che potrebbero essere l’inizio di una sua candidatura alle elezioni, scrive il Corriere, ipotesi che Tremonti non ha negato.

Tremonti dice della riforma Fornero: “La riforma del lavoro applica come tecnica quella del legislatore onnipotente. Il massimalismo giuridico è tipico di chi pensa di poter modificare la realtà con la legge. Credono di produrre occupazione a tempo indeterminato ma quello che uscirà fuori sarà disoccupazione a tempo indeterminato. Un governo responsabile ammetterebbe l’errore e sospenderebbe con un decreto l’applicazione delle nuove norme”.

Secondo l’ex ministro la riforma si starebbe già rivelando un flop: “Ogni riforma ha una fase sperimentale e se in questa fase si capisce che gli effetti sono negativi bisogna avere il coraggio di dire stop. Troppi dati sono già negativi”. Inoltre, dice Tremonti, ci sono “un milione di persone che nei prossimi mesi rischiano di rimanere senza lavoro perché non si vedranno rinnovare il contratto a termine. È un caso di esodati-due, anzi ancora peggio. Perché a differenza degli esodati veri e propri, che fra qualche anno una tutela l’avranno, questi vanno a casa punto e basta”.

Il punto di partenza, dice Tremonti, è giusto, ma i tempo sono sbagliati: “Il punto di partenza è giusto. Ma poi hanno sbagliato tempi e contenuti. I tempi perché è difficile che un imprenditore assuma a tempo indeterminato alla vigilia di un autunno che vedrà la crisi radicalizzarsi sempre più”.

Alla domanda se si candiderà alle elezioni Tremonti risponde: “C’ho come questa impressione”. Ma all’ipotesi di una lista a suo nome replica: “Sono contro la politica antropomorfa. Ma molti vedono un grande spazio tra il “nuovo” Pdl, che sta diventando molto antropomorfo, e una Lega che pare interessata a posizioni parecchio diverse da quelle espresse nel passato governo”.