Unioni civili, da Family Day appello al “cattolico Renzi”

di redazione Blitz
Pubblicato il 31 Gennaio 2016 - 18:20 OLTRE 6 MESI FA
Unioni civili, da Family Day appello al "cattolico Renzi"

Massimo Gandolfini

ROMA – Unioni civili, il Family Day non basta: per fermare il disegno di legge Cirinnà gli organizzatori della manifestazione del Circo Massimo a Roma si appellano alla “coscienza cattolica di Renzi”. Ma il Pd ribatte: “Faremo una buona legge ma dobbiamo colmare questo ritardo”.

L’esortazione arriva dal leader del comitato ‘Difendiamo i nostri figli’, il neurochirurgo romano Massimo Gandolfini, promotore di questo Family Day e di quello dell’anno scorso, che ha detto:

“Faccio appello alla coscienza cattolica del premier Renzi, che penso sia una persona intelligente, con un grande fiuto politico. Quel ddl va bloccato. Siamo soddisfattissimi per come è andato l’evento di ieri”.

Per quanto riguarda il futuro, Gandolfini dice di sperare tanto “che sia l’ultimo Family Day, se sarà necessario ne faremo un altro, ma spero di no”. Ma è convinto che “non vi siano ripensamenti da parte della politica; c’è una ostinata caparbietà da parte del Parlamento, e altrettanta ostinata è la nostra caparbietà ad opporci”.

Per quanto concerne l’arrivo di un nuovo ministro per la Famiglia, Enrico Costa, Gandolfini commenta che è un bene sia stato nominato ma sul fronte del disegno di legge “non è influente. Il dibattito è andato avanti, il testo è arrivato al Senato”, fermarlo insomma non sarà facile.

Intanto martedì 2 febbraio il ddl firmato dalla parlamentare del Pd Monica Cirinnà approderà al Senato. E il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, assicura:

“Faremo una buona legge, con il rispetto dei diritti di tutti e con la consapevolezza di dover colmare questo ritardo”.

E sul Family Day:

“Grande rispetto per quella piazza e per tutti i cittadini quando manifestano il loro pensiero. “Grande rispetto ma grande consapevolezza del ruolo del Parlamento, che deve finalmente legiferare sul tema delle unioni civili, sul quale siamo l’ultimo Paese europeo ad aver normato dei diritti che sono attesi ormai da troppi anni”.

(Foto Ansa)