Vaccini, Veneto molla. Via i due anni (illegali) eludi obbligo. Salvini no vax dura un giorno

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Settembre 2017 - 14:03 OLTRE 6 MESI FA
Vaccini, dietrofront del Veneto: ritirata la moratoria. Lorenzin esulta

Vaccini, dietrofront del Veneto: ritirata la moratoria. Lorenzin esulta

ROMA – Vaccini, Veneto molla. Dietrofront della Regione e sparisce così la “moratoria”, cioè l’elusione (illegale) dell’obbligo di vaccinare.

Il Veneto del governatore Luca Zaia aveva infatti neanche due giorni fa emesso apposito decreto per stabilire che sul suo territorio i bambini potevano entrare all’asilo anche se non vaccinati. Il tempo per vaccinarsi il Veneto lo fissava in due anni e lo rinviava praticamente sine die. Un modo per boicottare di fatto la legge nazionale che appunto obbliga a vaccinare i bambini da zero a sei anni altrimenti niente ammissione alla scuola dell’infanzia pubblica o provata che sia.

Il decreto-circolare sanitaria della Regione Veneto era chiaramente una palese violazione-elusione della legge nazionale ed esponeva il governo della Regione alla diretta responsabilità di eventuali focolai epidemici susseguenti a mancata vaccinazione. Messo alle strette, lo stesso Zaia  ha in fretta deciso di sospendere il decreto moratoria che concedeva due anni di tempo ai genitori per l’applicazione della legge Lorenzin. La ministra della Salute: “Il Veneto si allinea, apprendiamo con soddisfazione”.

Meno soddisfatto deve essere nelle stesse ore Matteo Salvini che appena ieri aveva salutato con entusiasmo il “Veneto libero dall’obbligo sovietico di vaccinare”.

Il braccio di ferro era nato dalla scelta della Regione guidata da Luca Zaia di varare un decreto che, con la scadenza fissata all’anno scolastico 2019-20, concedeva più tempo ai genitori per presentare la documentazione che attesti l’avvenuta vaccinazione dei bambini per l’iscrizione ai nidi e alle scuole dell’infanzia, evitando la decadenza dell’iscrizione stessa.

Dopo gli avvertimenti (“Se ci sono epidemie, la Regione Veneto sarà responsabile“) il ministro Lorenzin era passata alle maniere forti e aveva dato un primo mandato informale per impugnare la norma di fronte al Tar del Veneto. Risultato finale: anche in Veneto si va all’asilo se vaccinati o se i genitori hanno presentato autodichiarazione di aver prenotato la vaccinazione. Altrimenti no, proprio come in tutta Italia.