Varese, Forza Italia contro la cittadinanza onoraria a Berlusconi: lascia l’aula

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Gennaio 2014 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA
Varese, Forza Italia contro la cittadinanza onoraria a Berlusconi: lascia l'aula

Varese, Forza Italia contro la cittadinanza onoraria a Berlusconi: lascia l’aula

VARESE – A Varese devono essersi un po’ confusi quando Silvio Berlusconi e Angelino Alfano hanno diviso i propri destini. E così, quando un consigliere ex Pdl poi passato a Ncd, Piero Galparoli, ha presentato una proposta per concedere la cittadinanza onoraria al Cavaliere, i suoi primi oppositori sono stati proprio gli ex colleghi confluiti in Forza Italia. La sera del 23 gennaio, al momento del voto, i consiglieri forzisti si sono alzati in gruppo e hanno lasciato l’aula. La maggioranza, composta da Lega, Fi e Ncd si è spaccata non senza suscitare una qualche ilarità.

Il capogruppo forzista Ciro Grassia ha spiegato che per diventare cittadini onorari occorre avere meriti specifici legati al territorio:

“Le cittadinanze onorarie a chicchessia e in particolare a personaggi come Silvio Berlusconi – ha detto – non possono essere discusse in una sede come quella del consiglio comunale poiché stravolgerebbe anche il senso vero della cittadinanza onoraria”.

L’episodio però, assicurano, non scalfisce comunque il sostegno del gruppo al leader di Forza Italia. Roberto Puricelli, coordinatore cittadino, puntualizza:

“Da sempre seguiamo il presidente e abbiamo stima di lui e come sempre gli siamo vicino per la persecuzione di cui è stato vittima. Credo semplicemente che proposte simili siano fuori luogo in questo momento, quando ci sono problematiche più urgenti da affrontare”.

Se non fosse che l’incoerenza dei varesini ha dato il la a chi come il consigliere regionale Raffaele Cattaneo, di Ncd, era già sul piede di guerra. Sulla sua pagina Facebook ha scritto:

“La proposta aveva soprattutto un significato politico – ha scritto – un atto di omaggio e considerazione verso colui che negli ultimi 20 anni ha consentito all’area moderata italiana di avere una rappresentanza politica forte. Viene dunque da domandarsi: chi sono i veri berlusconiani? Coloro che, con fare invero un po’ servile e modi talvolta da cameriere, si affrettano a parole sempre a incensare Berlusconi per poi non sapere o volere dare seguito con atti politici responsabili a tali dichiarazioni o coloro che nelle valutazioni verbali distinguono ma nei fatti politici sono coerenti? Quanto accaduto nel consiglio comunale di Varese dice con chiarezza che si può essere berlusconiani anche nel Nuovo centrodestra”.