Vaticano: tre milioni e mezzo di euro in bollette pagate ai poveri

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Maggio 2019 - 23:07| Aggiornato il 16 Maggio 2019 OLTRE 6 MESI FA
Vaticano: tre milioni e mezzo di euro in bollette pagate ai poveri

Vaticano: tre milioni e mezzo di euro in bollette pagate ai poveri

ROMA – Il Cardinal Konrad Krajewsky, l’Elemosiniere del Papa, ha speso nel 2018 – segnala oggi Repubblica – tre milioni e mezzo di euro in bollette della luce, del gas, della spazzatura e per altre voci economiche per la gestione quotidiana di un’abitazione, in favore di singoli o famiglie indigenti che non potevano sostenerne il costo. Singoli e famiglie italiane e straniere. 

Tre milioni e mezzo di euro, in linea con quanto speso negli scorsi anni: l’elemosineria del papa attinge risorse dal fondo vaticano che raccoglie le offerte e le donazioni di diversi benefattori, oltre alla rendita cospicua delle benedizioni papali su pergamena. I soldi vengono generalmente destinate alle diocesi che si occupano di far fronte alle emergenze sociali sul territorio.

Il Segretario di Stato Vaticano: “La Chiesa aiuta tutti”. In difesa del cardinale è il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin. Il braccio destro di Papa Francesco ha anche replicato al ministro Salvini, commentando quanto detto dal titolare del Viminale, che aveva invitato il Vaticano a pagare le bollette degli italiani in difficoltà.

“La Chiesa lo fa già: aiuta tutti”, ha spiegato Parolin, aggiungendo sulla vicenda dello stabile occupato che “lo sforzo dovrebbe essere quello di capire il senso di questo gesto, che è attirare l’attenzione di tutti su un problema reale, che coinvolge persone, bambini, anziani e mi pare che questo è già avvenuto, in un certo senso, nel senso che anche le istituzioni si sono attivate”.

Il ministro Bongiorno: “Bel gesto, ma erroneo”. A fare da scudo al titolare del Viminale è invece il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, che definisce quello del cardinale Konrad Krajewski, l’elemosiniere del Papa, un gesto straordinariamente bello, un gesto d’amore” ma dal punto di vista della legge “un gesto erroneo, se fosse replicato andremmo nel caos”. (fonte la Repubblica)