Verdini presenta nuovo gruppo Ala: “Sinistra stia serena, non ci iscriviamo al Pd”

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Luglio 2015 - 14:17 OLTRE 6 MESI FA
Verdini presenta nuovo gruppo Ala: "Sinistra stia serena, non ci iscriviamo al Pd"

Denis Verdini

ROMA – Quelli della sinistra Pd possono “stare sereni”, direbbe Matteo Renzi: nessuno dei verdiniani “ha il desiderio e la voglia di iscriversi al Partito democratico”. Parola di Denis Verdini che ha presentato in Senato il suo nuovo gruppo Alleanza Liberalpopolare per le Autonomie (Ala). Con lui ci sono altri nove senatori: Lucio Barani, presidente; Riccardo Mazzoni, vicepresidente vicario; Eva Longo, vicepresidente; Giuseppe Compagnone, tesoriere; Vincenzo D’Anna, portavoce; Ciro Falanga, segretario d’Aula; Riccardo Conti, Pietro Langella, Antonio Scavone.

L’ex braccio destro di Silvio Berlusconi per prima cosa ci ha tenuto a smentire le voci susseguitesi nelle ultime settimane di una possibile alleanza con Renzi. All’ex capogruppo Pd, Roberto Speranza, che aveva parlato di “film dell’orrore”, Verdini risponde:

“Ricordi di essere stato il macchinista, l’operatore degli ultimi film dell’orrore. Gli è dato di perdere la vista, ma non la memoria, come il macchinista di ‘Nuovo cinema paradiso’. Lui ha fatto tutte le trattative (per il Nazareno), senza scandali”.

Poi ha spiegato che l’orizzonte della nuova formazione è quello di portare a casa le riforme, restando al centro:

“Vogliamo essere liberi di completare la legislatura Costituente come avevamo iniziato. Poi c’è una prospettiva politica che è nelle nelle cose e che ritiene che l’area moderata sia il centro del Paese. Il centro determina sempre la vittoria dell’una o dell’altra parta ma per determinarla deve avere la libertà di potersi muovere senza pregiudizi e realizzare le riforme con una maggioranza allargata significa dare stabilità agli elettori”.

“Nella nostra componente – aggiunge – c’è chi ha votato le riforme e c’è chi non lo ha fatto ed è libero di mantenere questa posizione. La gran parte però le hanno votate dall’inizio sia in Senato che alla Camera. Io ricordo che abbiamo fatto le riforme insieme ad altri ma non sono le riforme di altri su certi punti certe c’è la nostra identità”.

E dunque “il ddl Boschi va approvato così com’è e se non venisse approvato si rivà nel pantano”.  Il posizionamento politico di Ala è al centro:

“In questo momento politico delicato, intendiamo vivere e muoverci nella massima libertà, senza vincoli di mandato, senza offendere nessuno né rinnegare nessuno. La nostra prospettiva politica è l’area moderata, che è il centro del Paese ed è il centro che determina sempre la vittoria dell’una o dell’altra parte. Ma per poterlo fare deve muoversi in libertà, senza timori. Certo – ribadisce – io non potrei mai andare in un partito che nelle partite dei mondiali anziché per l’Italia tifava per l’Unione sovietica, ma stiamo al centro, liberi di muoverci”.

 

Doloroso ma necessario, il divorzio da Berlusconi:

“Eravamo a disagio all’interno dei gruppi dove avevamo militato, ma non rinneghiamo niente. Lui (Berlusconi, ndr) è sempre stato in questi 20 anni lungimirante però questo non significa che sempre si vedono le stesse possibilità. Come tutti gli strappi fanno male il dolore uno se lo tiene e tira fuori l’ottimismo. La nostra storia legata a Berlusconi è straordinaria e fa male parlarne. Non ne vogliamo parlare, parliamo di quello che facciamo”.