Virginia Raggi, rom scrivono: “Rovistiamo nei cassonetti perché poveri”

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Luglio 2016 - 16:56 OLTRE 6 MESI FA
Virginia Raggi, rom scrivono: "Rovistiamo nei cassonetti perché poveri" (L'assessore all'Ambiente Paola Muraro)

Virginia Raggi, rom scrivono: “Rovistiamo nei cassonetti perché poveri” (L’assessore all’Ambiente Paola Muraro)

ROMA – I rom scrivono a Virginia Raggi. Il sindaco di Roma sta cercando di affrontare la decennale situazione dei campi nomadi e delle attività illegali a questi collegati. In particolare l’assessore all’ambiente Paola Muraro ha detto:

“C’è un fenomeno di rovistaggio da parte loro e poi di vendita dei rifiuti nei mercatini questo assolutamente non va bene, perché se lo faccio io mi arrestano, se lo fanno i rom o gli extracomunitari non succede niente, e questo non deve passare”.

L’associazione Nazione Rom ha risposto:

A Roma ed in Italia c’è un fenomeno macroscopico, si chiama povertà. Questo fenomeno porta esseri umani, cittadini, uomini e donne ad essere costretti a rovistare nei cassonetti della spazzature per trovare sostentamento ed un pezzo di pane da dare ai propri figli. E’ proprio per questo che l’Italia ha prodotto 62 programmi nel corso del 2015 alla Commissione Europea. Questi programmi sono stati già finanziati con 32 miliardi di euro. Il 20% di tale cifra economica, ovvero sei miliardi di euro più uno sono destinati alla questione della povertà, a RSC (rom, sinti, caminanti, ndr). Denaro pubblico da usare per affrontare e risolvere la questione povertà. Roma Capitale deve rispettare le regole e la legalità. In data 8 luglio 2016, con due protocolli intestati a Gabinetto del Sindaco e Dipartimento Politiche Sociali, ANR ha richiesto l’implementazione del Tavolo di inclusione di rom, sinti e caminanti.

Ad oggi, a Roma Capitale, i finanziamenti pubblici destinati all’inclusione sociale dei poveri e dei RSC sono stati gestiti da un consorzio criminale denominato “Mafia Capitale”. Decine di manager, amministratori, dirigenti, politici, presidenti di cooperative hanno usato il denaro pubblico per usi e fini personali. Nei campi Rom di Roma, nelle strutture aperte dalle amministrazioni, i bambini, le donne, gli uomini, le famiglie vivono su fogne a cielo aperto, confinati in luoghi di apartheid senza nessuna possibilità di inclusione sociale. Mafia Capitale ha alimentato roghi e sotterramento di rifiuti tossici, il tutto sulla pelle e la salute dei cittadini. Roma Capitale deve rispettare le regole e la legalità.

In data 8 luglio 2016, con due protocolli intestati a Gabinetto del Sindaco e Dipartimento Politiche Sociali, ANR ha richiesto l’implementazione del TAVOLO DI INCLUSIONE ROM, SINTI E CAMINANTI. Contestualmente abbiamo diffidato Roma Capitale al ritiro del bando di gara d’appalto n. 6365687 “procedura aperta per il reperimento di un’area attrezzata nel territorio del Municipio Roma XV per l’accoglienza e soggiorno di 120 nuclei familiari” per un importo complessivo di euro 1.270.069,07, in quanto il bando di gara è in aperta violazione della comunicazione della Commissione Europea 173/2011 e della Strategia Nazionale di Inclusione dei RSC 2012-2020 che prevede il superamento dei cosi detti “campi” o “villaggi/aree attrezzate”.

Usando la stessa cifra economica tutte le famiglie del Villaggio River possono affittare una casa ed avviare un reale e concreto percorso di inclusione sociale. Le risorse pubbliche per superare il fenomeno della povertà ci sono, risorse da utilizzare per garantire abitazioni dignitose, lavoro, scuola e salute pubblica per tutti, nessuno escluso. ANR chiede incontro con carattere di urgenza ai politici ed agli amministratori di Roma al fine di procedere alla implementazione e convocazione del TAVOLO nel rispetto degli schemi di governance assunti dalla Strategia Nazionale.