Vittorio Sgarbi, 2 mln da Regione Lombardia: “Cifra oscena ma ne vorrei di più”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Marzo 2015 - 12:31 OLTRE 6 MESI FA
Vittorio Sgarbi, 2 mln da Regione Lombardia: "Cifra oscena ma ne vorrei di più"

Vittorio Sgarbi, 2 mln da Regione Lombardia: “Cifra oscena ma ne vorrei di più”

MILANO – Quasi due milioni a Vittorio Sgarbi, 1,9 per la precisione. A pagare è la Regione Lombardia sotto forma di contributo per la fondazione “Belle Arti” del critico d’arte che allestirà a Milano percorsi “artistici e spirituali” in abbinamento all’Expo. Due milioni sui quali vuole far luce il Pd in Consiglio regionale. Il segretario regionale del Pd, Alessandro Alfieri, ha presentato un’interrogazione proprio su questo contributo erogato “mentre i territori rimangono all’asciutto”, dice.

Sgarbi si difende intervistato da Andrea Galli del Corriere della Sera:

 “Sì, la cifra è oscena”. Ma “modestamente oscena. Perché io voglio ben sperare che i soldi alla fine saranno di più, molti di più. Anche se forse certi politici locali ignorano le meraviglie di questa città che abbiamo il dovere di valorizzare e mostrare al mondo… Però, senta, io come devo rispondere a questa gente qui?”.

Ora, Sgarbi ripete che si aspetta maggiore investimenti ed elenca i palazzi (Clerici, Isimbardi, Litta, Cusani soltanto per elencarne alcuni) che ospiteranno i percorsi organizzati in concomitanza con l’Expo. Percorsi (in tutta la Lombardia) insieme artistici e spirituali con l’obiettivo di «studiare» i libri antichi, percorsi che Sgarbi sta curando per allargare la «geografia» e le opportunità concesse ai visitatori dell’esposizione universale, percorsi che porteranno dinanzi a capolavori universali troppo spesso «nascosti», se non dimenticati. Dopodiché, prosegue il critico d’arte già assessore con Letizia Moratti, «nessuno si scandalizza per esempio davanti ai soldi dati a quel… dati a Celant. E vogliamo parlare della bruttezza del Padiglione Italia? No, non si può, vietato discutere… Per piacere. Lo sa cosa può fare? Le cito alcune opere presenti a Milano e lei domanda a quelli del Partito democratico se conoscono la loro collocazione… Dai, le va? Lo facciamo? Mettiamoli alla prova».