Weinstein, Laura Boldrini appello ad Asia Argento: “Resta in Italia, la gente è con te”

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Ottobre 2017 - 11:15 OLTRE 6 MESI FA
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Weinstein, Laura Boldrini appello ad Asia Argento: “Resta in Italia, la gente è con te”

ROMA – “Cara Asia non è il momento di arrendersi, devi restare in Italia, la stragrande maggioranza delle donne ti appoggerà”. E’ l’appello di Laura Boldrini ad Asia Argento, che ha detto di voler lasciare il Paese, dopo le critiche piovutele addosso per aver denunciato le molestie subite dal produttore cinematografico Harvey Weinstein.

In un’intervista al Corriere della Sera, la presidente della Camera invita l’attrice a ricredersi: “E’ il momento – sprona Boldrini – di fare squadra tra le donne. Ognuno lo può fare nel proprio ambito, nello spettacolo, come nella politica. Alla Camera ho istituito il Caucus delle donne, un gruppo di deputate interpartitico come si usa negli Stati Uniti. Le donne, insieme, possono mettere al centro dell’attenzione le questioni di genere, incluso il problema degli abusi”.

“Per quanto riguarda le molestie e gli stupri – prosegue – il problema sono gli uomini e il loro comportamento. Invece in questa vicenda stiamo sentendo cose inaccettabili: aveva la minigonna? Era provocante? Perché ha denunciato così tardi? Inaccettabile, lo ripeto. Noi dobbiamo spostare l’attenzione dalle vittime ai colpevoli”.

“La rete – spiega quindi Boldrini – è la nuova frontiera dell’umiliazione per il mondo femminile. Una donna si trova spesso davanti a un bivio: o accettare le offese, le sconcezze oppure uscire dal web. Alla Camera ho istituito una commissione sui fenomeni di odio, dedicata alla deputata laburista britannica Jo Cox, uccisa nella campagna elettorale per la Brexit. Le conclusioni della commissione sono inquietanti: al vertice della piramide dell’odio c’è la donna. È il bersaglio numero uno delle violenze, dell’intolleranza. Forse si è creduto che le questioni femminili fossero risolte. Niente di più sbagliato. Si è, invece, perso molto terreno e la misoginia avvelena la società”.