Al Baghdadi è morto davvero: Isis nomina il successore del Califfo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2017 - 14:49 OLTRE 6 MESI FA
Al Baghdadi è morto davvero: Isis ha nominato il successore del Califfo

Al Baghdadi è morto davvero: Isis ha nominato il successore del Califfo (foto Ansa)

ROMA – Alla fine Al Baghdadi è morto davvero: lo ha ammesso l’Isis, che si è affrettata a nominare il nuovo Califfo. Lo ha confermato anche l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), con sede in Gran Bretagna e una vasta rete di informatori nel Paese. Negli ultimi mesi più volte era stata annunciata (soprattutto dai russi) l’uccisione del numero uno del sedicente Stato islamico, il nuovo spauracchio dell’Occidente dopo la morte di Bin Laden.

L’Osservatorio ha detto di avere “informazioni confermate” sulla sua morte e di averle apprese da dirigenti Isis nella provincia orientale siriana di Deyr az Zor, che però non hanno precisato quando il decesso sarebbe avvenuto. La Russia aveva detto già a giugno di avere probabilmente ucciso Baghdadi in un raid a sud di Raqqa il 28 maggio, ma di non avere prove in merito.

Lo Stato islamico, in un breve comunicato, ha inoltre confermato la morte del suo leader Abu Bakr al Baghdadi e nominato un “nuovo califfo” chiedendo ai suoi combattenti di “resistere”. Lo riferisce la tv satellitare irachena al Sumaria che cita fonti a Ninive, governatorato iracheno il cui capoluogo è Mosul, città liberata dagli iracheni domenica dopo 9 mesi di battaglia.

Secondo la fonte citata da Al Sumariya, “l’annuncio era atteso, perché le autorità dell’Isis, due giorni fa, avevano all’improvviso tolto il divieto di fare riferimento in pubblico alla morte di Baghdadi”. Il ‘Califfo’ è stato dato più volte per morto o ferito negli ultimi anni, ma le notizie non sono mai state confermate.

L’ultima fake news sulla morte di al Baghdadi era datata 23 giugno, per bocca del capo della Commissione Difesa e Sicurezza del Senato russo, Viktor Ozerov: “Se il ministro della Difesa russo informa il presidente dell’eliminazione del leader dell’Isis allora la probabilità è molto alta, la Russia non vorrebbe trovarsi nella lista dei paesi che precedentemente avevano dichiarato la sua eliminazione e poi invece al Baghdadi è ‘resuscitato’. Suppongo che” la veridicità di “questa informazione sia vicina al 100%”.

Ozerov aveva così commentato la nota del ministero della Difesa dei giorni scorsi che definiva “altamente probabile” la possibilità che al-Baghdadi fosse stato ucciso in un raid russo a sud di Raqqa. Secondo il senatore, inoltre, “la convinzione dell’eliminazione di al Baghdadi è supportata dal fatto che lo Stato islamico finora non lo ha messo in luce da nessuna parte. Di solito – ha aggiunto Ozerov – dopo l’arrivo della notizia della morte del leader dell’Isis si facevano certe dichiarazioni”.