Al-Baghdadi, ecco il video del raid pubblicato dal Pentagono. Che avverte: “Occhio alle ritorsioni”

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 31 Ottobre 2019 - 09:38 OLTRE 6 MESI FA
Abu Bakr Al-Baghdadi, il Pentagono pubblica foto e video del raid. E mette in guardia: "Ora ci saranno ritorsioni"

Una delle immagini del raid diffuse dal Pentagono (Foto Ansa)

MILANO  –  Il Pentagono ha reso pubbliche le prima immagini, foto e video, del raid che ha portato all’uccisione del leader dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi. E, attraverso le parole del generale Kenneth ‘Frank’ McKenzie Jr., capo del Comando Centrale Usa, ha avvertito: “Adesso sospettiamo che tenteranno qualche forma di ritorsione. Siamo pronti e preparati per questo”. 

Il video è stato condiviso su Twitter dal Comando Centrale Americano e mostra le forze americane avvicinarsi al compound a Barisha, nella provincia di Idlib, nel nord ovest della Siria, quasi al confine con la Turchia. Nelle immagini si vedono i combattenti che “da due postazioni vicine al compound aprono il fuoco contro uno degli aerei statunitensi che partecipavano al raid”. 

Tra le foto mostrate, quelle che illustrano “il prima” e “il dopo” il raid Usa. “Quando la cattura da parte delle forze americane era vicina, al-Baghdadi ha fatto esplodere una bomba uccidendo se stesso e due figli”, ha spiegato McKenzie, ribadendo la dinamica che era già stata illustrata dal presidente Donald Trump nella dichiarazione di domenica scorsa.

Il generale McKenzie ha ammesso che quattro uomini e due donne sono stati uccisi e che i due bambini morti insieme ad al-Baghdadi erano probabilmente “sotto i 12 anni”, anche se ha voluto ribadire più volte che sono state prese tutte le misure per ridurre al minimo le vittime. Anche altri due terroristi sono stati catturati durante il blitz, e sono stati recuperati documenti e apparecchiature elettroniche.

McKenzie ha poi detto di non poter confermare quanto dichiarato dal presidente Trump che al-Baghdadi stava “piangendo e implorando” nei suoi ultimi minuti di vita, ma ha confermato che le analisi del Dna hanno dato la certezza “al di là di ogni dubbio” che l’uomo morto sia il leader dell’Isis. Ha parlato di “una corrispondenza diretta” che “ha prodotto un livello” altissimo “di certezza che i resti fossero di al-Baghdadi”. Per quanto riguarda la sepoltura, il generale ha confermato che “è stato sepolto in mare in accordo con la legge dei conflitti armati entro le 24 ore dalla sua morte”. Allo stesso tempo McKenzie ha messo in guardia da facili entusiasmi: “Non vediamo davanti a noi un futuro senza sangue, perché sfortunatamente questa ideologia resterà viva là fuori”. (Fonti: Washington Post, Twitter, Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev)