Dopo Gheddafi e Lukashenko, il nuovo “amico” di Berlusconi è il ‘dittatore’ Nazarbayev

Pubblicato il 2 Dicembre 2010 - 09:48 OLTRE 6 MESI FA

Nursultan Nazarbayev

”Ho visto i sondaggi fatti da una autorità indipendente che ti hanno assegnato, Nursultan, il 92% di stima e amore del tuo popolo. E’ un consenso che non può non basarsi sui fatti”. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a sorpresa prende la parola al vertice dell’Osce ad Astana in Kazakhstan e nel corso del suo intervento si rivolge direttamente al presidente kazako, Nursultan Nazarbayev, prodigandosi in una serie di complimenti. Il rapporto tra i due leader si conferma più saldo che mai.

”Permettetemi di dire grazie, in virtù della mia anzianità di servizio, a nome dell’assemblea al presidente Nazarbayev per una condizione perfetta del vertici”, ha esordito Berlusconi. ”Il Kazakhstan e la sua capitale sono luoghi straordinari in linea con spirito organizzazione – ha rimarcato – C’è stata una accoglienza formidabile e tutti siamo rimasti colpiti dal miracolo di questa capitale, costruita in meno di 10 anni nel mezzo di una zona desertica”.

Poi il premier ha fatto riferimento alla ”mia vita precedente” quando ”facevo l’impenditore e ho costruito alcune new town e so cosa significa creare migliaia di abitazioni, edifici pubblici e decine di monumenti”. ”E’ stata una idea geniale l’idea di spostare la capitale da Almatyi che è una città bellissima ma periferica. La tua idea comportava rischi immensi ma tu hai avuto il coraggio di portarla avanti”.

Il nucleare. Infine, il riferimento al nucleare. ”Dobbiamo trarre esempio dal presidente Nazarbayev – ha spiegato – che all’indomani dell’indipendenza cedette volontariamente il quarto arsenale nucleare del mondo, diventando il padre nobile del disarmo nucleare che auspichiamo per il mondo nei prossimi anni”. ”Con questo summit dell’Osce il Kazakhstan è entrato da protagonista al massimo livello nella comunità internazionale, acquistando una autorevolezza largamente meritata – ha concluso -e un prestigio che nasce da un duro lavoro che ad Astana oggi viene riconosciuto da tutti ed e’ frutto dell’intelligenza politica di un leader amato giustamente dal suo popolo”.

Il precedente. Anche nel 2008, nel corso della sua ultima visita nel Paese asiatico, il Cavaliere fece riferimento alla “popolarità” di Nazarbayev in base ai sondaggi. ”Andate tutti in vacanza in Kazakhstan: lì c’è un signore che è mio amico, non a caso ha il 91% dei voti e ha fatto cose straordinarie”, disse il premier, attirandosi però le critiche di alcune organizzazioni non governative che criticavano la ”dittatura” di fatto di Nazarbayev che guida ininterrottamente il Paese dal 1991.

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