Congresso Usa, carica “nera” anti-Obama: la prima volta di Tim Scott e Mia Love

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2014 - 14:54 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Congresso Usa, carica “nera” anti-Obama: la prima volta di Tim Scott e Mia Love. Le elezioni di mid-term hanno rivelato, a giustificazione della netta, annunciata bocciatura di Obama, una dura verità politica: il Paese va più a sinistra (unioni gay, legalizzazione droghe leggere, cittadinanza agli immigrati illegali) ma l’elettorato punisce il simbolo di questa tendenza, preferendo i repubblicani capaci di martellare sul fallimento obamiano ma evitando le posizioni estremiste sui temi sensibili. Per il GOP (grand old party, i repubblicani) una transizione dal tea-party al pot-party (pot=marjiuana), per usare una battuta attualmente in voga negli States.

Neri anti-Obama. Che prelude, se le intenzioni di conduzione pragmatica e non oltranzista delle politiche repubblicane diventerà realtà, al passaggio dal “pot-party al melting-pot politico” (Marco Bardazzi, La Stampa) di cui il più lampante esempio sono le due “prime volte” rappresentate dai due candidati neri eletti al Congresso sotto le insegne repubblicane: Tim Scott e Mia Love.

Il primo, in realtà, già sedeva sullo scranno di senatore ma senza passare dalle urne (si era dimesso il predecessore): è la prima volta che un afro-americano viene eletto in uno stato del sud dalla Guerra di Secessione. La seconda, Mia Love, figlia di emigrati haitiani, è la prima donna di colore a rappresentare i repubblicani al Congresso. Elise Stefanik, 30 anni, bianca, eletta tra le file repubblicane ad Upstate New York, è la donna più giovane a sedere alla Camera.

Il voto delle minoranze: ispanici, afroamericani. Il voto delle donne. Tre record che interpellano direttamente i democratici: i repubblicani hanno ristabilito un contatto con le minoranze e nel 2016 gli elettori potrebbero scegliere Jeb Bush, storico rampollo che ha il vantaggio di essere ispanofono. Alle elezioni di mid-term gli ispanici, che rappresentano l’11% della popolazione, hanno votato democratico al 63%. Gli afroamericani (8% della popolazione) hanno votato democrat all’89%. Le donne hanno scelto democratico per il 53%. Dei bianchi, il 70% della popolazione, solo il 38% ha votato democratico.

Foto LaPresse