Corea del Nord, drone e bombardieri Usa. Pyongyang: “Provocazione che può portare alla guerra nucleare”

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Maggio 2017 - 10:22 OLTRE 6 MESI FA
Corea del Nord, drone e bombardieri Usa. Pyongyang: "Provocazione che può portare alla guerra nucleare"

Corea del Nord, drone e bombardieri Usa. Pyongyang: “Provocazione che può portare alla guerra nucleare”

PYONGYANG – Mentre il presidente Donald Trump si dice pronto ad incontrare il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, dagli Stati Uniti arriva nella zona vicina a Pyongyang un drone a pilotaggio remoto mentre due bombardieri strategici sorvolano i cieli nordcoreani, in un’esercitazioni con l’aeronautica sud-coreana e giapponese.

Il drone statunitense Global Hawk è arrivato a Tokyo con l’obiettivo di monitorare le attività del programma missilistico nella Corea del Nord. L’aeromobile da ricognizione, che proviene dall’isola di Guam, è atterrato nella serata di lunedì primo maggio alla base di Yokota, situata a 30 km a ovest della capitale nipponica.

Il drone rimarrà a Tokyo fino ad ottobre, per evitare l’eventualità di tifoni che si abbattono sull’isola a sud dell’arcipelago giapponese nei mesi estivi. Altri quattro Global Hawks sono attesi nella base di Yokota in tempi rapidi e con essi saranno circa 110 i militari americani impiegati per la manutenzione dei velivoli senza pilota, controllati a distanza negli Stati Uniti.

In precedenza i droni erano dispiegati nella base aerea di Aomori, a nord del Paese, ma i lavori di manutenzione della pista hanno determinato il trasferimento a Yokota, dove si trova il quartier generale delle Forze armate statunitensi in Giappone.

Per l’agenzia di stampa nord-coreana Kcna (Korean Central News Agency), l’esercitazione condotta, invece, dai due B-1B statunitensi è stata una “provocazione militare sconsiderata” che “porta la situazione nella penisola più vicina all’orlo della guerra nucleare”.

La tensione, insomma, resta alta, nonostante le parole di apprezzamento di Trump, che si è detto disponibile ad incontrare il leader nordcoreano, anche se la Casa Bianca ha fatto sapere che “chiaramente non ci sono ancora le condizioni giuste per un incontro” tra i due.