Corea del Nord, Usa non vogliono la guerra. Ma fanno esercitazioni militari…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Ottobre 2017 - 11:12| Aggiornato il 2 Novembre 2017 OLTRE 6 MESI FA
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Militari della Corea del Nord vicino al confine con la Corea del Sud (foto Ansa)

PYONGYANG – Gli Stati Uniti “non vogliono la guerra ma la completa denuclearizzazione della Corea del Nord“: visitando la zona demilitarizzata (Dmz) a Panmunjom, il segretario alla Difesa James Mattis ha sollecitato il leader Kim Jong-un a evitare le provocazioni che minacciano gli altri “con una catastrofe”. A diversi metri dal confine col Nord e sotto lo sguardo dei militari nordcoreani, il capo del Pentagono ha detto con a fianco l’omologo sudcoreano Song Young-moo che visitare la Dmz chiarisce le “profonde differenze tra le due Coree”. Intanto, però gli usa preparano una maxi esercitazione militare nelle acque asiatiche.

Mattis ha ribadito la solidità dell’alleanza assicurando che Washington “è fianco a fianco” con Seul di fronte alle minacce del regime di Kim Jong-un. “Come ha messo in chiaro il segretario di Stato Tillerson, il nostro obiettivo non è la guerra ma la completa, verificabile e irreversibile denuclearizzazione della penisola coreana”, ha scandito il capo del Pentagono leggendo una dichiarazione al villaggio di Panmunjom, all’interno della zona demilitarizzata (Dmz) e tra i pochi punti di contatto sul confine intercoreano.

La visita alla Dmz mette in luce “le profonde differenze” tra le due Coree: il Nord è tormentato da un regime oppressivo che incatena il popolo, mentre il Sud vanta una vibrante, prospera e libera società. Il nucleare e i missili balistici del Nord sono armi che, ha notato, “non possono essere usati”: se lo fossero, Pyongyang “dovrà fare i conti con la rappresaglia delle forze combinate tra la Corea del Sud e gli Usa”. Mattis ha sollecitato il Nord a tornare quanto prima ai colloqui intercoreani. Song, da parte sua, ha ricordato che Panmunjom, luogo della firma dell’armistizio della Guerra di Corea (1950-53), era un luogo di dialogo, “attualmente del tutto tagliato”.

Intanto giunge notizia che un’insolita maxi esercitazione militare con lo spiegamento di tre portaerei americane e dei relativi gruppi d’attacco si terrà a novembre nell’area Asia-Pacifico, mentre il presidente Donald Trump, tra le tensioni con la Corea del Nord, si prepara a effettuare la sua prima missione in Asia visitando nella prima metà del prossimo mese Paesi quali Giappone, Corea del Sud e Cina. E’ la prospettiva tracciata dal generale Kenneth Mckenzie, direttore del Comando di Stato maggiore Usa. Lo riporta Associated Press.