Corea del Nord, Usa minacciano: “C’è opzione militare”

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Settembre 2017 - 21:32 OLTRE 6 MESI FA
Corea del Nord, Usa minacciano: "C'è opzione militare"

Corea del Nord, Usa minacciano: “C’è opzione militare” (Foto Ansa)

NEW YORK – Gli Stati Uniti avvertono la Corea del Nord: ”C’è un’opzione militare”. Lo ha detto il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, il generale H. R. McMaster, sottolineando che il problema di Pyongyang non è un ”problema fra gli Stati Uniti e la Corea del Nord ma fra il mondo e la Corea del Nord”.

”C’e’ un’opzione militare” per la Corea del Nord ma, aggiunge Mcmaster, non è la ”nostra preferita”. ”Tutte le opzioni sono sul tavolo”, ha aggiunto Sarah Huckabee Sanders, la portavoce della Casa Bianca, nel corso dell’incontro quotidiano con la stampa, al quale McMaster ha partecipato.

Le parole arrivano all’indomani dell‘ennesimo lancio missilistico da parte del regime di Kim Jong-un, in risposta alle sanzioni decise dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. In meno di tre settimane due missili balistici hanno sorvolato Hokkaido, l’isola più settentrionale dell’arcipelago nipponico, e un test nucleare, il più potente dei sei finora fatti, ha causato un sisma artificiale superiore a magnitudo 6 della scala Richter.

All’alba di venerdì 15 settembre, ora locale, il missile balistico intermedio Hwasong-12 partito da un sito vicino a Pyongyang ha toccato un’altitudine di 800 chilometri e la gittata di 3.700 chilometri, prima di finire nel Pacifico, a poco più di 1.200 km dalle coste del Giappone, minacciato giovedì dalla Corea del Nord di ‘affondamento’ con l’uso di testate nucleari.

Un missile, ha chiarito il ministro della Difesa nipponico Itsunori Onodera, lanciato “avendo in mente Guam”, territorio statunitense nel mar delle Filippine lontano circa 3.400 chilometri, che il Nord ha minacciato di voler colpire come bersaglio simbolico.

Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha subito riunito il Consiglio di sicurezza nazionale affermando che Seul ha le capacità di fuoco in grado di distruggere la Corea del Nord “in modo irrecuperabile” chiarendo che, pur coi migliori propositi, il dialogo con Kim Jong-un è “impossibile in questa situazione”.