Corea del Nord, Kim pronto a usare armi biologiche con vaiolo e antrace

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Ottobre 2017 - 11:39 OLTRE 6 MESI FA
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Corea del Nord, Kim pronto a usare armi biologiche con vaiolo e antrace (Foto Ansa)

PYONGYANG – Non solo bombe nucleari e missili balistici: il regime di Kim Jong-un si avvarrebbe anche di vaiolo e antrace. Lo scrive il New York Post, secondo cui la Corea del Nord sarebbe impegnata nella produzione di armi biologiche con le quali colpire truppe nemiche e civili.

Il quotidiano americano cita uno studio del Belfer Center for Science and International Affairs dell’Harvard Kennedy School e scrive che la produzione avrebbe luogo in strutture mascherate da laboratori di ricerca per l’agricoltura.

”E’ probabile che il vaiolo sia già usato come arma. I soldati nordcoreani sono vaccinati contro il vaiolo, così come lo sono i militari americani in Corea del Sud” afferma il rapporto, secondo il quale l’antrace è un altro degli agenti che Pyongyang potrebbe usare. ”Se usate in larga scala queste armi possono non solo causare la morte di decine di migliaia di persone, ma anche creare panico paralizzando intere comunità”.

Secondo lo stesso rapporto Kim Jong-un “è probabilmente pronto ad usare armi biologiche prima o all’inizio di un conflitto in modo tale da sconvolgere la società e provocare un significativo scombussolamento militare”. Pyongyang avrebbe in mente di diffondere gli agenti patogeni attraverso diversi mezzi: missili, droni, aerei e persino spray portatili.

In tutto sarebbero tredici gli agenti biologici a disposizione della Corea del Nord e potrebbero essere trasformati in armi in pochissimo tempo. “Basterebbero pochi chilogrammi di antrace per uccidere la metà della popolazione di una città densamente abitata. Se usate in larga scala queste armi possono non solo causare la morte di decine di migliaia di persone, ma anche creare panico paralizzando intere comunità”.

Al momento, però, non è chiaro se Pyongyang sia davvero pronta a trasformare in armi tutti e tredici gli agenti biologici. Come spiega il New York Post, “mentre le capacità nucleari possono essere monitorate dal numero di test nucleari e dal successo dei test missilistici, la creazione di un arsenale biologico può rimanere inosservata ed inosservabile all’interno dei laboratori. Tra l’altro, le attrezzature utilizzate per la realizzazioni di armi biologiche, vengono spesso impiegate anche in agricoltura e quindi un controllo esterno è praticamente impossibile”.

Intanto negli Stati Uniti la US Air Force sta per ripristinare una pratica che era stata abbandonata con la fine della Guerra Fredda. I bombardieri nucleari B-52 verranno nuovamente messi permanentemente in “ready alert”, pronti all’impiego immediato. Una mossa che appare, per gli esperti di vicende del Pentagono, come la diretta conseguenza della crisi in atto con la Corea del Nord.