Donald Trump e il padre Fred “non volevano neri nelle loro case”. I file Fbi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Febbraio 2017 - 05:46 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON – “Voleva sbarazzarsi dei neri“: emergono nuovi dettagli dalle 400 pagine di file dell’FBI per stabilire se Donald Trump e suo padre Fred, negli anni ’70 discriminarono le minoranze evitando di affittare loro degli appartamenti.

Nei file pubblicati on line dall’FBI sul sito Information Act ci sono dettagli su colloqui condotti dagli investigatori tra il 1972-74: gli agenti hanno parlato con inquilini, dirigenti e dipendenti per capire se la società gestita da Trump, rendesse più difficile affittare le case alle minoranze, riporta il Daily Mail.

In uno dei colloqui a un dipendente di Fred Trump, l’uomo rispose che il padre del presidente, “voleva sbarrazzarsi dei neri che vivevano nel palazzo”.

“Ho chiesto a Fred Trump qual era la sua politica rispetto alle minoranze e lui ha risposto che discriminare era assolutamente contro la legge ma, nelle due settimane in cui lavoravo a Tysens Park, mi disse di non affittare ai neri”.

In un altro incontro, nel 1974, con l’ex custode di un edificio di Trump a Brooklyn, l’uomo affermava: “Trump mi disse che “se fosse venuto un nero al 2650 Ocean Parkway per un appartamento, avrei dovuto chiedere il doppio della somma reale, così che non potesse permetterselo”.

I file contenevano anche l’ordine di cessare e desistere da possibili pratiche discriminatorie in corso e una sentenza della State Human Right Commission di New York.

La lettera HRC diceva: “Uno studio preliminare della modalità di selezione degli inquilini del Trump Village indica una politica discriminatoria mirata a precludere a neri e portoricani, a causa della loro razza, la possibilità di prendere in affitto degli appartamenti”.

Un ex inquilino, invece, in un colloquio con gli agenti, difese i Trump dalle accuse di discriminazione, dichiarando che “avevano affittato un appartamento a una donna di colore”.

Nell’ottobre 1973, contro la Trump Management Company, Donald e Fred Trump, fu avviata una causa per discriminazione, in cui si sosteneva che afro-americani e portoricani erano sistematicamente esclusi dagli appartamenti.

Trump ha sempre negato qualsiasi discriminazione basata sulla razza e nel suo libro pubblicato nel 1987, ha scritto che evitavano alcuni tipi di inquilini: “bianchi o neri, non abbiamo mai affittato ai casi dei servizi sociali”, secondo Politico.

La Trump Management Company, ossia Fred e Donald, nel 1975 conclusero un accordo per risolvere la controversia che non includeva alcuna ammissione di illeciti per quanto riguardava le accuse.

Hanno tuttavia dato una serie di garanzie sul fatto che in futuro gli appartamenti sarebbero stati affittati senza distinzione di razza, religione, sesso o nazionalità.