Donald Trump, suo nonno espulso da Germania: era tornato per non fare il militare in Usa

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Novembre 2016 - 07:39 OLTRE 6 MESI FA
Donald Trump, suo nonno espulso da Germania: "grazie" a lui è cittadino Usa

Donald Trump, suo nonno espulso da Germania: “grazie” a lui è cittadino Usa

BERLINO – Friedrich Trump, nonno del neo presidente Usa, non prestò il servizio militare e per questo, dopo aver accumulato una grande fortuna negli States, quando cercò di ristabilirsi in Germania suo paese d’origine, non ebbe successo: la richiesta di nazionalità fu respinta ed espulso tornò in America. Essere renitente alla leva, come risulta da una lettera scritta a mano nel 1905 da Trump, che si trova in un archivio storico tedesco e pubblicata dal quotidiano Bild, poteva costargli l’espulsione.

Nella missiva, Friedrich Trump prega il principe Leopoldo di Baviera, che definisce “molto amato, nobile, saggio e giusto” di non espellerlo. Ma non fu sufficiente: il principe Leopoldo respinse la più “sottomessa delle richieste” e il nonno di Trump fu spedito nuovamente negli Stati Uniti. Il trasferimento, due generazioni dopo, ha fatto guadagnare a Donald Trump la cittadinanza, senza la quale non avrebbe mai potuto correre per la Casa Bianca.

Il nonno di Trump nacque a Kallstadt, allora parte della Baviera, ed emigrò negli Stati Uniti da adolescente in cerca di nuovi orizzonti, senza aver svolto il servizio militare. “Bene, voleva venire in questo paese”, ha detto in precedenza Donald al New York Times sul ritorno del nonno negli Stati Uniti. “In fondo, amava l’America”.

L’archivio, oltre alla lettera ha il certificato di nascita di Friedrich, come affermato dal portavoce dell’archivio di Stato del Palatinato Renano, Isabell Weisbrod. Come il nonno, il presidente eletto non ha svolto servizio nelle forze armate, è sfuggito cinque volte alla chiamata alle armi che a quell’epoca voleva dire partire per la guerra in Vietnam. Un rinvio lo ottenne dopo la laurea grazie a una diagnosi medica di speroni ossei, spina calcaneare, nei talloni; gli altri quattro per completare il ciclo di studi.

Suo nonno, che inizialmente si chiamava Friedrich Drumpf, a 16 anni arrivò a New York City, era il 1885 e fece la fortuna della famiglia. Raggiunse la sorella e fu assunto come apprendista da un barbiere tedesco; si è poi spostato a nord-ovest in Canada, nel Klondike, il distretto minerario dello Yukon a ridosso della frontiera con l’Alaska e dove, in cambio di poche pepite d’oro, si combatteva contro gelo e fame. Successivamente, a 22 anni, si trasferì a Seattle, odierno stato di Washington. Fu lì che aprì un ristorante, comprò una proprietà vicino Monte Cristo, utilizzando del denaro di sua madre.

In seguito, aprì più di 27 ristoranti tra cui il New Arctic Restaurant and Hotel e il White Horse.
Secondo Gwenda Blair, autrice di The Trumps: three generations of builders and presidential candidate” (I Trump: tre generazioni di costruttori e un candidato presidenziale), all’epoca nell’hotel di Trump circolavano pro$titute e servivano cibo e liquori a tutte le ore.

Donald Trump ha negato queste affermazioni, dicendo al New York Times che erano “totalmente false”, anche se non ha mai conosciuto il nonno. “I clienti dipendevano da lui per il cibo, i liquori e le donne”, ha scritto la Blair, Friedrich “lavorava duramente ed era un forte bevitore”. “Nella dispensa c’era salmone e una straordinaria varietà di carni, tra cui anatra, pernice bianca, fagiano, oca e cigno, così come caribù, alci, capre, pecore, conigli e lo scoiattolo” scrive la Blair nel suo libro. “Al New Arctic, veniva servita incredibilmente anche frutta fresca: ribes, lamponi, fragole, mirtilli, more, mirtilli”. “Una piccola oasi di lusso, un grande miglioramento rispetto a ciò che i due ristoratori erano stati in grado di offrire in precedenza ai cercatori d’oro”.

Friedrich Trump si è poi imbarcato su una goletta, ha navigato il fiume Yukon ma è rimasto bloccato insieme ad altri cercatori nel Golfo dell’Alaska. Nel 1902 tornò in Germania per cercare moglie, si sposò con l’ex vicina di casa, Elizabeth Christ e rientrò negli Stati Uniti. Elizabeth, tuttavia, aveva nostalgia di casa e nel 1904 la coppia tornò in Germania, l’anno prima del fallito tentativo di Friedrich di stabilirsi nuovamente nel paese natìo. Quando le autorità tedesche interpretarono il trasferimento negli Stati Uniti come una mossa per evitare il servizio di leva, Friedrich disse loro:”Non è mia intenzione rimanere in America per sempre”, ha scritto la Blair nel suo libro. “Noi siamo tedeschi leali, sosteniamo il Kaiser e il grande impero tedesco”.

La coppia ritornò negli Stati Uniti nel 1905, mentre Elisabetta era incinta del padre di Donald, Frederick Christ Trump. Friedrich prima di stabilirsi nel Queens, provò un’ultima volta a tornare in Germania; morì nel 1918.

La famiglia Trump, dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha nascosto le sue origini e detto che erano svedesi, come affermato da John Walter, cugino di Trump al New York Times. Il neo eletto presidente mise in dubbio la necessità di un simile stratagemma e a metà degli anni 80, chiese al padre: “Devo fare questa cosa svedese?”, secondo Walter.  La madre di Donald Trump, Mary Anne Trump, a 18 anni circa, dall’Isle of Lewis emigrò negli Stati Uniti.