Egitto, colpo di Stato. “Morsi non è più presidente”, sospesa la Costituzione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Luglio 2013 - 17:59| Aggiornato il 4 Luglio 2013 OLTRE 6 MESI FA
Egitto, colpo di Stato. Morsi agli arresti domiciliari

(Foto Lapresse)

IL CAIRO –  Presidente destituito, road map tracciata, Costituzione sospesa ed elezioni presto. Il colpo di Stato in Egitto è iniziato. Scaduto l’ultimatum dell’esercito al presidente Mohammed Morsi, elicotteri militari hanno iniziato a sorvolare piazza Tahrir, teatro delle proteste degli ultimi giorni. Il Cairo è una città assediata, con i carri armati attorno al palazzo presidenziale e alla sede delle televisione di Stato, la Ertu, e in alcuni punti strategici della città.

Mohamed Morsi, secondo una  fonte militare citata da Ahram online è stato informato dai militari di non essere più presidente dell’Egitto dalle 19.00, la stessa ora in Italia, in seguito al fallimento dei negoziati con i militari per lasciare il potere.

Nella notte arriva invece la notizia dell’arresto il leader del partito dei Fratelli musulmani Saad el Katatni, e il capo dei parlamentari dello stesso partito, al Bayumi. Lo riferisce l’agenzia di Stato. Il quotidiano al Ahram parla di ordini di arresto per 300 membri del partito

Piazza Tahrir è letteralmente esplosa di gioia all’annuncio del ministro della Difesa della road map per regolare la transizione verso nuove elezioni presidenziali. Fuochi d’artificio a raffiche illuminano la piazza stracolma di manifestanti.

Il ministro della Difesa egiziano Abdel Fattah el Sissi ha annunciato la road map caratterizzata dalla sospensione della costituzione, poteri presidenziali al presidente della corte costituzionale e governo di tecnici. Secondo Fattah malgrado i tentativi delle forze armate di spingere al dialogo e allentare la tensione, il presidente Mohamed Morsi ”non ha risposto alle domande della gente”. 

Il gran imam di Al Azhar Ahmed el Tayyeb e il capo della chiesa copta Tawadros hanno preso la parola dopo il ministro della difesa egiziano per dare il loro sostegno alla road map. Il primo ha sostenuto la convocazione di elezioni presidenziali anticipate mentre Tawadros ha assicurato che tutti ”saranno protetti”.

Secondo il leader dell’opposizione Mohamed el Baradei la road map per la transizione garantisce elezioni presidenziali anticipate, risponde alle domande del popolo, realizza ”una vera conciliazione” e rimette in marcia il processo della rivoluzione del 2011.

La replica di Morsi su Twitter. Morsi ”sollecita civili e militari a rispettare la legge e la costituzione a non accettare il golpe che riporta indietro l’Egitto”. E’ quanto si legge su un tweet diffuso dalla presidenza egiziana nel quale Morsi invita tutti a evitare spargimento di sangue.

Il presidente egiziano è stato posto agli arresti domiciliari e gli è stato vietato l’espatrio. Stesso divieto per la guida spirituale della Fratellanza Musulmana, Mohamed Badie, e importanti leader della Fratellanza come Khairat el Shater, Essam Sultan e Mohamde el Beltagui.

L’esercito lunedì 1° luglio aveva chiesto a Morsi di risolvere la situazione entro mercoledì pomeriggio alle 17. L’ultimatum era stato respinto.

Per la seconda volta in due anni è intervenuto l’esercito per scardinare le istituzioni che controllano il Paese, nonostante a differenza del febbraio 2011, quando deposero Hosni Mubarak, questa volta hanno mandato via il primo presidente democraticamente eletto nella storia dell’Egitto.

La diretta da piazza Tahrir