Gennifer Flowers, ex amante di Bill Clinton a evento di Donald Trump

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Settembre 2016 - 13:52 OLTRE 6 MESI FA
Gennifer Flowers, ex amante di Bill Clinton a evento di Donald Trump

Gennifer Flowers, ex amante di Bill Clinton a evento di Donald Trump (foto Ansa)

NEW YORK – Donald Trump minaccia Hillary Clinton: ”se lo stupido Mark Cuban siederà in prima fila al dibattito, allora forse potrei invitare Gennifer Flowers!”. Cioè un ex amante di Bill Clinton, ex amante che ha accettato l’invito del candidato repubblicano alla Casa Bianca. La minaccia, vera o per scherzo, arriva su Twitter e segue la proposta di Hillary di invitare Cuban, abituale critico di Trump, al primo dibattito televisivo. Trump replica con la possibilità di invitare Flowers, che in passato è’ stata una delle fiamme dell’ex presidente Bill Clinton.

Intanto Hillary Clinton e Donald Trump rinunciano a visitare Charlotte, dove continuano le proteste per la morte dell’afroamericano Keith Lamont Scott. I due candidati posticipano a data destinarsi la trasferta e si concentrano sul loro primo faccia a faccia, in calendario lunedì. Hillary si presenta al primo dibattito forte dell’appoggio del New York Times che, mettendone in evidenza il ”coraggio e l’esperienza”, definisce Trump il peggior candidato della storia moderna.

Alla vigilia del primo confronto, che si stima terrà incollati al piccolo schermo 100 milioni di persone, un pubblico da SuperBowl, Clinton e Trump incontreranno separatamente il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Un incontro finora evitato da Netanyahu per prevenire quanto accaduto nel 2012, quando fu accusato di voler interferire nelle elezioni americane. E proprio sulle interferenze sul voto è concentrata l’attenzione del Congresso e delle autorità: nel mirino ci sono i russi, soprattutto hacker, dopo l’attacco a Yahoo! e al partito democratico.

La tensione è talmente alta che l’intelligence americana, secondo indiscrezioni, ha avviato un’indagine su uno dei consiglieri di Trump, Page Carter, e sui suoi rapporti con il Cremlino. Clinton e Trump intanto si preparano al dibattito. E lo fanno in modo profondamente diverso, rispecchiando le loro profonde differenze. A Hillary che studia dossier e la psicologia del tycoon, si contrappone Trump con una preparazione più improvvisata. L’obiettivo della candidata democratica è mostrare al pubblico del piccolo schermo che Trump non è adatto alla presidenza. E a questo si sta preparando.

Il tycoon punta invece a trasmettere un’immagine positiva, più ottimista dell’America. Quello che sembra sicuro è che i due non si risparmieranno attacchi, da vedere chi saprà contenerli al meglio. Uno dei temi del dibattito sarà quasi sicuramente quello razziale e la violenza della polizia dopo gli eventi di Tulsa e Charlotte, e dopo l’inaugurazione a Washington del primo museo nazionale di storia afroamericana, che ha visto scendere in campo insieme il presidente Barack Obama e l’ex presidente George W. Bush. Nella città del North Carolina sono andate in scena, per la quarta notte consecutiva, manifestazioni. Ma le proteste si sono svolte pacificamente, anche se il coprifuoco non e’ stato rispettato e solo un’ora più tardi dalla sua entrata in vigore la folla si è dispersa.

In piazza con i manifestanti anche il sindaco di Charlotte, Jennifer Roberts, che invitando alla calma, ha chiesto ai due candidati di posticipare la visita per non mettere sotto ulteriore pressione le risorse già limitate. Con striscioni con una mano insanguinata e la scritta ‘sono il prossimo’, i manifestanti sono tornati a chiedere a gran voce la pubblicazione del video dell’incidente di Scott in mano alla polizia. Prende intanto la parola per la prima volta pubblicamente la madre del manifestante ucciso nei giorni scorsi a Charlotte. ”Era una persona pacifica. I suoi organi sono stati donati, e aiutano ora altre persone”.