Gheddafi show: “Nel 1986 gli Usa terroristi come Al Qaeda. Poi hanno fatto dell’Iraq un paese islamico. Corea del Nord libera di essere comunista, l’Afghanistan può scegliere i mullah”. E parla anche dell’Italia: “Potere al popolo, basta partitocrazia”

Virginia Di Marco*
Pubblicato il 11 Giugno 2009 - 14:24 OLTRE 6 MESI FA

«Auspico per l’Italia la possibilità di dare il potere direttamente al popolo italiano arrivando al superamento di tutti i partiti politici, senza più né destra, né sinistra». È questa la ricetta esposta nel discorso in piazza del Campidoglio dal leader libico Muammar Gheddafi, secondo cui «la partitocrazia è l’aborto della democrazia». È questa l’ultima dichiarazione rilasciata dal colonnello dopo che in giornata ne aveva dette tante.

«Che differenza c’e’ tra l’attacco degli americani nel 1986 contro le nostre case e le azioni terroristiche di Osama bin Laden?». Lo ha chiesto Muammar Gheddafi .Il riferimento è  al bombardamento ordinato da Ronald Reagan, allora presidente Usa: la Libia era il nemico numero uno di Washington, perché aveva appoggiato il Settembre Nero palestinese e sosteneva l’Ira irlandese.

«Se Bin Laden non ha uno Stato ed è un fuorilegge – ha rincarato il capo di Stato libico –  l’America è uno Stato con regole internazionali».

Gheddafi parla poi, in generale, dei regimi che l’Occidente considera ostili: «Non possiamo essere tutti uguali, che male c’è se la Corea del nord vuole essere comunista? O se l’Afghanistan è in mano ai mullah? Non è forse il Vaticano un rispettabile Stato teocratico con rappresentanze in tutto il mondo?».

E ancora, «È stata una buona idea far crollare il regime iracheno spalancando le porte ad Al Qaeda? Grazie agli Usa – ha aggiunto, oggi l’Iraq è un terreno di battaglia per Al Qaeda, mentre «con Saddam Hussein era un bastione contro il terrorismo in cui al Qaeda non poteva entrare».

Il leader libico ha ribadito la sua scelta di rinunciare alle armi nucleari e chimiche, annunciata nel dicembre 2003, ma ha detto «la Corea del nord e l’Iran cercano oggi la bomba atomica perché non è stato offerto loro nulla in cambio. È stato detto: fate come la Libia rinunciate al nucleare. Ma loro hanno risposto: come sono stati ricompensati i libici?».

*(Scuola Superiore di Giornalismo Luiss)