Gheddafi: “Via Israele dall’Africa”. Tel Aviv: “Qualcuno lo prende sul serio?”

Pubblicato il 1 Settembre 2009 - 10:09 OLTRE 6 MESI FA

MI300809EST_0111Gheddafi contro Israele. Il leader libico ha infatti affermato, durante l’apertura del vertice dell’Unione Africana a Tripoli, che tutte le ambasciate israeliane nel continente africano «vanno chiuse». L’accusa che il colonnello muove ad Israele è quella di alimentare tutti i conflitti in Africa.

«Israele – ha accusato il colonnello – alimenta le crisi in Darfur, Sudan, Ciad, per sfruttare le ricchezze di quelle aree. Solo l’Unione Africana, secondo Gheddafi, ha il compito, «diritto e dovere» di tenere le questioni legate ai conflitti in Africa sempre all’ordine del giorno «per aiutare gli africani a trovare soluzioni pacifiche ai conflitti in corso».

Le autorità israeliane hanno replicato parlando «di circo equestre itinerante» e di «show tragicomico che imbarazza chi lo ospita e la nazione libica che ne paga il conto», come ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Yigal Palmor, che ha etichettato il leader libico come «bulletto».

Le autorità israeliane si chiedono dunque se ci sia ancora «qualcuno che prende sul serio le parole del leader libico».

Ancora polemiche, intanto, sulla questione dell’esibizione delle Frecce Tricolori in programma per il primo settembre. Dopo la richiesta della Libia di avere una scia verde al posto del tricolore è stata annullata, ufficialmente per motivi di sicurezza, l’esercitazione prevista per il 31 agosto. Per martedì, il programma è confermato, a meno di sorprese dell’ultimo minuto.