Gilet gialli, Macron fa mea culpa: “Collera giusta, ma intransigenti coi violenti”. E promette: “Aumento salario minimo”

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Dicembre 2018 - 21:41| Aggiornato il 11 Dicembre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Gilet gialli, Macron fa mea culpa: "Collera giusta, ma intransigenti coi violenti". E promette: "Aumento salario minimo"

Gilet gialli, Macron fa mea culpa: “Collera giusta, ma intransigenti coi violenti”. E promette: “Aumento salario minimo”

PARIGI – “La collera è giusta, in un certo senso, ma non faremo sconti ai violenti”. Così il presidente francese Emmanuel Macron rompe il silenzio dopo i disordini nati con le proteste dei gilet gialli. Nel suo discorso alla nazione il presidente fa mea culpa: “Mi rendo conto di aver fatto male ad alcuni francesi con le mie dichiarazioni”, dice. Ma la tensione di oggi, aggiunge, avrà risvolti positivi: “Attraversando questa crisi riconcilieremo i francesi”. E promette: “Aumenterò di 100 euro il salario minimo”. Oltre a “misure per i pensionati”.

“Prenderò misure già questa settimana”, ha detto in tv Macron dopo gli episodi di guerriglia urbana che hanno messo a soqquadro il Paese. “La violenza è inaccettabile, saremo intransigenti con i violenti”, sottolinea. “Non dimentico la collera dei francesi. Questa indignazione è condivisa da molti, non posso sminuire la loro collera. Abbiamo riposto all’aumento della tassa sui carburanti che è stata annullata, ma servono misure profonde”.

Le misure shock per placare la collera dei gilet gialli sono diverse: primo fra tutti il salario minimo della Francia, che aumenterà di 100 euro al mese dal 2019. Evocando lo “stato d’urgenza economico e sociale”, Macron ha annunciato, tra l’altro, l’annullamento della contribuzione sociale generalizzata (CSG) per i pensionati che guadagnano meno di 2 mila euro al mese. E “gli straordinari saranno esenti dalle tasse, inoltre già nel 2019 chiederò alle imprese di dare bonus che saranno detassati ai lavori”.

E’ tempo di costruire “un nuovo compromesso nazionale“, ha detto inoltre nella riunione a porte chiuse con i corpi intermedi dello Stato, secondo fonti citate da Bfm-Tv. Nelle dichiarazioni riportate da Bfm, Macron ha aggiunto che in Francia si è sempre “gestito il presente (…) Nessuno ha mai gestito il lungo termine”. Come un modo per difendere le riforme di lungo corso attuate in questi primi 18 mesi di mandato chiamato ora ad un radicale cambio di passo. 

Durante la consultazione con i corpi intermedi, Macron non ha svelato le possibili misure per rilanciare il potere d’acquisto, ma “semplicemente ascoltato” i partecipanti, tra politici, sindacalisti e rappresentanti del mondo industriale.