Isis, Putin con la Francia: “Coalizione come contro Hitler”

di Anna Boldini
Pubblicato il 17 Novembre 2015 - 18:02 OLTRE 6 MESI FA
Isis, Putin con la Francia: "Coalizione come contro Hitler"

Vladimir Putin (Foto Lapresse)

MOSCA – Vladimir Putin sdoganato dopo gli attentati a Parigi e all’Airbus della Metrojet lancia la nuova alleanza contro l’Isis “come contro Adolf Hitler”. L’invito a formare una simile coalizione arriva dalla Duma russa, la camera bassa del Parlamento della Federazione, che ha chiesto ai Paesi dell’Europa, degli Stati Uniti e del Medio Oriente di fare fronte comune contro Daesh.

Mosca, intanto, continua la sua controffensiva e si appella all‘articolo 51 dello statuto delle Nazioni Unite, che prevede il diritto di uno Stato all’autodifesa. L’Isis ha colpito l’Airbus con i russi a bordo, è il significato, noi colpiamo l’Isis. Non solo. Dopo la conferma ufficiale che ad abbattere l’aereo esploso e precipitato sulla penisola egiziana del Sinai il 31 ottobre con 224 persone a bordo, la Russia ha offerto 50 milioni di dollari a chiunque fornisca informazioni utili su quell’attacco. Un attacco che, secondo le informazioni ad oggi disponibili, potrebbe essere stato ordinato direttamente da Abu Bakr al Baghdadi da Raqqa, dove ora si concentrano i raid francesi e russi, nell’ambito di un assalto all’Europa culminato (almeno per il momento) negli attentati di Parigi.

Dalle navi della Marina Militare russa di stanza nel Mar Mediterraneo sono partiti diversi missili, forse lanciati anche da sommergibili. Nei cieli sopra la Siria Mosca ha fatto alzare in volo bombardieri strategici a lungo raggio Tu-160 e Tu-95, usati per la prima volta contro l’Isis. Questo attacco ha colpito non solo Raqqa ma anche Aleppo e Idlib, mentre le truppe del governo di Damasco hanno lanciato un‘offensiva verso Palmira e hanno liberato 80 centri abitati in un’area di circa 500 chilometri quadrati. E nella zona dei combattimenti sta arrivando anche la portaerei a propulsione nucleare Charles de Gaulle, ammiraglia della flotta di Parigi.

Da Londra il premier David Cameron chiede al Paese di “fare di più contro l’Isis, alla luce degli attacchi di Parigi. Cameron invoca “una strategia complessiva in Siria, anche militare, e annuncia l’adozione di primi “passi importanti” del governo in risposta al no delle commissioni Esteri da un ruolo del Regno Unito nei raid sulla Siria. Si prepara, insomma, a scendere in campo anche lui. E a farlo prima di un nuovo attentato.