La Clinton in Laos, martoriato dalla guerra in Vietnam, per migliori rapporti

Pubblicato il 12 Luglio 2012 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA

Hillary Clinton a colloquio col premier laotiano Thongsing Thammayong

VIENTIANE, LAOS – Hillary Clinton ha compiuto una visita a Vientiane che e’ durata poche ore, ma che e’ stata carica di significati, per il passato e per il futuro, e che la stampa Usa non esita a definire ”storica”. Il passato, con la sua eredita’ di milioni di bombe disseminate sul Laos negli anni della guerra ”segreta” combattuta dagli Usa assieme al conflitto in Vietnam e’ apparso in maniera drammatica agli occhi del segretario di Stato in un centro dove si realizzano protesi per le vittime di ordigni esplosivi.

Qui e’ stata accolta da un uomo, Phongsavath Sonilya, che ha avuto le mani amputate e ha perso la vista a causa di una cluster bomb americana, esplosa tre anni fa. Molti giornali ricordano che tra il 1964 e il 1973 gli aerei americani sganciarono sul Laos due milioni di tonnellate di bombe; piu’ di quante ne sganciarono durante la seconda guerra mondiale su Germania e Giappone messi insieme. Almeno 270 mila tonnellate di quegli ordigni erano cluster bomb, le micidiali ‘bombe a grappolo’, e si calcola che un terzo di esse siano rimaste inesplose: Ancora oggi, a 40 anni di distanza, rappresentano un pericolo micidiale per la popolazione. ”Qui in Laos il passato e’ sempre con noi”, ha commentato la Clinton,
Dopo John Foster Dulles nel 1955, la Clinton è il primo segretario di Stato Usa a visitare Vientiane. Pero’ dopo decenni di relazioni tra Washington e Vientiane quantomeno fredde, ora e’ anche il momento di guardare al futuro. Il governo comunista del Laos e’ uno stretto alleato della Cina. Cosi’ come lo sono gran parte dei Paesi della regione del Sud-Est asiatico, dove l’amministrazione del presidente Barack Obama vuole avere una maggiore presenza, anche per contrastare la sempre piu’ vasta influenza economica, politica e militare che vi esercita Pechino.

Il Laos e’ uno dei Paesi piu’ poveri della regione e aspira all’ingresso nell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), guardando ai significativi progressi economici registrati negli ultimi anni dal Vietnam grazie anche alla collaborazione con gli Usa. E allora i primi passi per stabilire la fiducia possono essere fatti proprio per affrancarsi dal passato, a cominciare da maggiori finanziamenti americani per bonificare il terreno del Laos da quei milioni di bome inesplose.

Gli Usa sono pronti, e sono pronti anche ad una maggiore cooperazione economica, e hanno loro volta una lista di richieste che vanno da una maggiore cooperazione di Vientiane nella ricerca dei resti di soldati americani morti in Laos, fino alla sospensione di un progetto per la realizzazione della grande diga di Xayaburi sul fiume Mekong. L’opera, di particolare interesse per la Thailandia, che ne riceverebbe energia elettrica, ha avuto pesanti critiche dagli ambientalisti e da altri Paesi confinanti.

Poche ore dopo la conclusione della visita della Clinton, il Dipartimento di Stato ha annunciato che il Laos ha deciso di sospendere i lavori di costruzione della diga. Forse, scrive il Los Angeles Times, ”il futuro tra Laos e Stati Uniti, dopo decenni di inimicizia, e’ già cominciato”.