La Bp conferma: “L’attentatore di Lockerbie è stato liberato in cambio di accordi petroliferi”

Pubblicato il 15 Luglio 2010 - 11:58 OLTRE 6 MESI FA

Abdel Basset Al Megrahi

Il gigante petrolifero Bp ha confermato oggi di aver fatto pressioni nel 2007 sul governo britannico perché venisse concluso un accordo con la Libia sul trasferimento di prigionieri in cambio di un’accelerazione delle intese sulle prospezioni petrolifere offshore con Tripoli.

Lo afferma un comunicato della stessa compagnia, protagonista del disastro della marea nera nel Golfo del Messico, secondo la quale allora disse ”al governo del Regno Unito di essere preoccupata della lentezza dei progressi” nell’accordo sullo scambio dei prigionieri con la Libia.

Ieri sera il segretario di Stato americano Hillary Clinton aveva chiesto a l Senato di aprire un’inchiesta per scoprire se Bp abbia effettivamente avuto un ruolo nella liberazione da parte del governo britannico dell’attentatore di Lockerbie Abdel Basset Al Megrahi.

Secondo i media Usa, il colosso del greggio avrebbe fatto pressioni sul governo di Londra per il trasferimento di Megrahi in Libia: l’obiettivo sarebbe stato quello di incoraggiare Tripoli a finalizzare un contratto di esplorazioni offshore.

Megrahi è stato trasferito in Libia per ragioni mediche in agosto. L’attentatore di Lockerbie pareva in fin di vita ma a quasi un anno di distanza è ancora vivo.