Marilyn Monroe e Robert Kennedy, un libro accusa: “Nessun suicidio: l’attrice fu ammazzata”

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Ottobre 2017 - 06:45 OLTRE 6 MESI FA
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Marilyn Monroe e Robert Kennedy, un libro accusa: “Nessun suicidio: l’attrice fu ammazzata” (Foto Ansa)

LOS ANGELES – Dai 2.800 file sull’omicidio di John Fitzgerald Kennedy declassificati dal presidente americano Donal Trump emerge un report in cui l’FBI avvisava Robert F. Kennedy su un libro in uscita relativo alla presunta relazione con Marilyn Monroe.

Il documento dell’FBI, di 11 pagine, classificato sotto la voce “Miscellaneous Records of the Church Committee” (Varie registrazioni della commissione ecclesiastica), contiene dei memo tra cui uno dell’allora direttore dell’FBI J. Edgar Hoover del 1964, scritto personalmente a Kennedy, riguardante il libro di Frank A. Capell, “La strana morte di Marilyn Monroe”.

Secondo i memo, Capell, che abitava sull’isola di Staten, New York, nel luglio 1964 era andato all’ufficio del FBI di New York per avvisarli di aver scritto il libro di 70 pagine che sarebbe stato pubblicato il 10 luglio 1964 e venduto a 2 dollari a copia.

Hoover scrisse a Robert Kennedy che Capell aveva detto di “fare riferimento alla tua presunta amicizia con la defunta Miss Marilyn Monroe” e che intendeva “indicare nel libro che con la Monroe eri intimo e, al momento della morte ti trovavi nel suo appartamento”, come riporta il Daily Mail.

Marilyn Monroe era morta il 5 agosto 1962 per un’overdose di barbiturici nella sua abitazione di Los Angeles ma, come indicato in uno dei memo dell’FBI, l’affermazione che Kennedy era con lei si rivelò falsa: al momento della scomparsa dell’attrice, Bob era a San Francisco con la moglie.

Capell nel libro afferma che “il coinvolgimento di Miss Monroe con Kennedy” era ben noto ai suoi amici e giornalisti di Hollywood, “ma non è mai stato pubblicizzato”, ha riferito un agente dell’FBI. In una nota, l’agente scrisse che, secondo il libro, “Miss Monroe è stata indotta a credere che le sue intenzioni fossero serie” e che Kennedy avesse promesso di divorziare dalla moglie e sposarla.

Ma Kennedy “non lo fece” accusa il libro, e la Monroe “minacciò di rendere pubblica la loro relazione” il che avrebbe rovinato le sue aspirazioni alla Presidenza. Fu allora che Kennedy decise di “adottare misure drastiche”.

Secondo il libro di Capell, l’azione drastica era che Kennedy utilizzava “la Communist Conspiracy, esperta nell’eliminazione scientifica dei suoi nemici”, per sbarazzarsi della Monroe, facendo sembrare un suicidio il suo omicidio.

Pare che il medico personale della Monroe, il dottor Hyman Engelberg, fosse “comunista”. Anche se i memo dell’FBI sembrano essere molto scettici sulla veridicità delle affermazioni di Capell, è chiaro che lo scrittore e il suo libro erano parecchio nel mirino.

In un memo, Hoover ordinò all’agente speciale incaricato dell’ufficio di New York di “seguire molto da vicino la questione” e di “fornire due copie del libro all’Ufficio di presidenza tempestivamente, al momento della pubblicazione, affinché il procuratore generale possa essere informato”.

La Casa Bianca, giovedì scorso, ha rilasciato 2.891 file relativi all’assassinio di John F. Kennedy per anni rimasti secretati. Nei prossimi mesi saranno declassificati altri file, soltanto dopo che l’intelligence, le forze dell’ordine e le agenzie militari avranno avuto la possibilità di eliminare pagine specifiche per motivi di sicurezza.