Marò, 13 gennaio: Massimiliano Latorre non torna, Salvatore Girone ostaggio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Dicembre 2014 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA
Marò, 13 gennaio: se Massimiliano Latorre non torna, Salvatore Girone ostaggio

Salvatore Girone e Massimiliano Latorre (Foto Lapresse)

ROMA – Massimiliano Latorre non rientrerà in India il 13 gennaio, come chiesto da Delhi. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, lo ha annunciato in Parlamento. Così dal 13 gennaio Salvatore Girone, il fuciliere della Marina italiana detenuto da tre anni per l’uccisione di due pescatori del Kerala, diventerà un ostaggio di Delhi. Quel giorno, infatti, scadono i quattro mesi di convalescenza in Italia concessi dall’Alta Corte indiana dopo l’ischemia di Latorre.

La tensione tra Delhi e Roma cresce di ora in ora, letteralmente. Dal 16 dicembre, quando il tribunale indiano ha negato a Girone di rientrare in Puglia, dai suoi familiari, per le feste di Natale come due anni fa (quando l’allora ministro Giulio Terzi si giocò la carica dicendo che i marò non sarebbero rientrati in India), i toni del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e del collega degli Esteri, Paolo Gentiloni si sono fatti esplicitamente duri. I due membri del governo parlano di “principi irrinunciabili di sovranità internazionale” e di obbligo, per l’Italia, di “reagire”.

L’apice della tensione è stata raggiunta con il richiamo dell’ambasciatore italiano a Delhi. Gentiloni prova a dire che questo non questo passo non rappresenta la rottura delle relazioni diplomatiche tra India e Italia. Ma è la stessa Federica Mogherini, alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza europea, a dire chiaramente che il no della Corte Suprema indiana al rientro in Italia di Girone e al prolungamento della permanenza di Latorre “può incidere sulle relazioni Ue-India”. Con l’ex ministra Mogherini a Bruxelles la questione passa da italiana ad europea. Così anche una eventuale crisi se Salvatore Girone diventerà ostaggio delle autorità indiane.