Marò e gare Finmeccanica, Pinotti: “Nessun collegamento”

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Maggio 2016 - 22:12 OLTRE 6 MESI FA
Marò e gare Finmeccanica, Pinotti: "Nessun collegamento"

Marò e gare Finmeccanica, Pinotti: “Nessun collegamento”

ROMA – “Non esiste alcun collegamento tra la vicenda dei due fucilieri di Marina e le questioni di Finmeccanica”: il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nega qualunque legame tra l’annullamento delle gare vinte da Finmeccanica in India e il rientro in Italia di Salvatore Girone.  Secondo il ministro era noto che potesse trattarsi di “un tema di possibile conflittualità”, ma “questo collegamento non esiste, sono due questioni che vengono trattate in modo completamente diverso. Mai parlato di ritorni o compensazioni”.

Durante la trasmissione Otto e mezzo, il ministro della Difesa ha detto di ritenere che il premier Matteo Renzi non ce l’avesse “con qualcuno in particolare” quando ha criticato la passata gestione della vicenda marò: “Certo – ha affermato Pinotti – un po’ di complicazioni per come è cominciata e per come è proseguita ci sono state”; in questi due anni, ha quindi proseguito, “noi abbiamo agito seguendo la strada del buon senso e della determinazione”.

Si dice che la vicenda marò sia costata all’Italia otto milioni di euro, è stato fatto presente al ministro. Che ha risposto: “Non so come siano stati fatti questi conti e che voci siano state conteggiate. Certo, noi abbiamo cercato di garantire i migliori avvocati ed anche di corrispondere a certe necessità, come le visite in India dei familiari”. Ma certo “il costo sta anche nel fatto che era complicato continuare a parlare con i cittadini avendo questi militari trattenuti in India”.

Riguardo all’accertamento delle responsabilità per quanto accaduto in India, il ministro ha ricordato che “l’arbitrato sulla giurisdizione si concluderà nel 2018. Andare ora a cercare responsabilità non è utile per la conclusione di questa vicenda”. Pinotti ha anche risposto all’osservazione secondo cui il suo abbraccio con Salvatore Girone, sulla pista dell’aeroporto di Ciampino, sarebbe stato “troppo lungo”: “non è stato un abbraccio lungo a favore di telecamere. Io sono spontanea – ha detto – ed ero solo contenta che Girone fosse tornato finalmente ad abbracciare la sua famiglia. Come ministro della Difesa ho sempre cercato di essere vicina a questi due militari e alle loro famiglie”.