Nepal elezioni dopo 20 anni: accordo di pace alla fase finale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Settembre 2017 - 11:24 OLTRE 6 MESI FA
Nepal elezioni dopo 20 anni: accordo di pace alle battute finali

Nepal elezioni dopo 20 anni: accordo di pace alle battute finali

ROMA – In Nepal è iniziata l’ultima fase delle elezioni locali, a distanza di vent’anni dall’ultima tornata elettorale, che sarà un punto fondamentale nella transizione a democrazia federale del Paese. La maggior parte degli elettori ha già votato, ma l’appuntamento alle urne è stato ripetutamente rimandato in una delle pianure meridionali del Nepal, epicentro, due anni fa, di proteste etniche mortali che si scatenarono dopo l’applicazione di una nuova Costituzione.

L’evento è accaduto nel 2015, quasi un decennio dopo la fine della brutale insurrezione dei Maoisti, nata, come affermano i gruppi di minoranze etniche, da una Costituzione che li ha lasciati politicamente emarginati. Ciò che resta, è una crescente tensione e un partito politico a rappresentanza delle minoranze Madhesi, residenti nelle pianure al confine con l’India, che hanno rifiutato di partecipare alle elezioni, a meno che non fosse
approvato un emendamento della Costituzione.

Successivamente, hanno ammorbidito i toni e la loro partecipazione non prevederà alcuna modifica della Carta. “I grandi partiti hanno sempre rifiutato le nostre idee e ora il partito Madhese ci ha tradito, andando alle elezioni senza modificare la Costituzione” ha detto un residente, Saroj Mishra, che ha partecipato alle sommosse del 2015 e che afferma che non andrà a votare alle prossime elezioni.

Temendo che nascano violenze nella terza fase di voto, che interesserà 5.5 milioni di persone, il  governo ha dispiegato le proprie truppe e chiuso il confine con l’India. Le elezioni locali sono la parte finale dell’accordo di pace, che ha posto fine ad una guerra civile durata 10 anni e finita nel 2006, ed aprono la strada a quelle provinciali e generali alla fine dell’anno.

Il Paese ha subìto una persistente instabilità dalla fine della guerra decennale, con ben nove governi in dieci anni. Gli ultimi rappresentanti locali sono stati eletti nel 1997 e i loro mandati si sono conclusi, scaduti i termini quinquennali, all’apice della brutale insurrezione dei Maoisti.

Il partito comunista nazionalista del Nepal-Unione marxista leninista (CPN-UML), attualmente il secondo più grande del Parlamento, ha largamente vinto i primi due turni di voto, ma la rabbia per la marginalizzazione delle minoranze etniche continua a raccogliere alcuni elettori nel sud del Nepal.