Nord Corea, il prezzo per liberarci di Kim Jong-un ed evitare la guerra? Servono 160mld€

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Maggio 2017 - 07:28 OLTRE 6 MESI FA
Nord Corea, il prezzo per liberarci di Kim Jong-un ed evitare la guerra? Servono 160mld€

Nord Corea, il prezzo per liberarci di Kim Jong-un ed evitare la guerra? Servono 160mld€

PYONGYANG – Il dittatore nord coreano, Kim Jong-un, secondo gli esperti, potrebbe essere rimosso dall’incarico utilizzando un fondo d’investimento di 175 miliardi di dollari (circa 160 miliardi di euro) mirato a corrompere l’esercito e l’élite nordcoreana.

Secondo le stime di Shepherd Iverson, ex docente dell’Università Inha a Incheon, Corea del Sud, ciascuno dei principali ufficiali del Paese riceverebbe fino a 30 milioni di dollari, mentre 12 milioni potrebbero probabilmente essere sufficienti a convincere l’esercito di Pyongyang ad abbandonare il giovane dittatore. La mossa, atta a “comprare” l’élite nord coreana e a offrire l’immunità  a Kim e famiglia, eviterebbe un sanguinoso conflitto in un momento in cui i rapporti del Paese con gli Stati Uniti e la Corea del Sud minacciano di “esplodere”, spiega il Daily Mail.

Iverson, ha proposto l’istituzione di un “fondo di investimento per la riunificazione” per risolvere la crisi nella penisola coreana; nel suo libro “Stop North Korea: Un nuovo approccio radicale per risolvere la rottura della Corea del Nord”, ipotizza uno scenario in cui i ranghi più alti dell’élite al potere in Corea del Nord possano essere corrotti per garantire una transizione pacifica.

Nel libro, il docente insinua che l’unico modo per denuclearizzare e ricongiungere la regione sia quello di togliere il potere a Kim Jong-un, e che gli incentivi finanziari assicurerebbero la cooperazione dei suoi funzionari migliori; circa 23,3 miliardi di dollari sarebbero versati alle elite di Pyongyang che detengono maggior potere: le prime dieci famiglie riceverebbero 30 milioni di dollari ciascuna, mentre le prime migliaia otterrebbero più di 5 milioni.

Altri 11.000, inclusi i generali dell’esercito, incasserebbero almeno 1 milione di dollari, ulteriori 50.000 sarebbero pagati tra i 100 e i 500.000 dollari. Un numero elevato di altri “gruppi chiave” di Pyongyang, si spartirebbe  17,9 miliardi,  mentre 121,8 miliardi di dollari andrebbero alla popolazione.

Kim Jong-un e la sua famiglia non riceverebbero denaro, ma per evitare lo spargimento di sangue verrebbe loro offerta l’immunità in cambio della rinuncia al potere. I fondi per il “progetto” giungerebbero da gruppi privati ​​e attraverso una serie di investimenti.

Iverson, antropologo culturale, sostiene che la riunificazione sia il migliore, forse unico, modo di denuclearizzare la Corea del Nord, ponendo fine all’oppressivo regime governativo e creando una “pace fruttuosa e sostenibile”.