Oroville, arrivano i soldi dal governo per l’emergenza diga

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Febbraio 2017 - 05:18 OLTRE 6 MESI FA

LOS ANGELES – Finalmente approvata la richiesta del governatore della California, Jerry Brown,  al presidente Trump sui fondi per gestire la drammatica situazione ad Oroville, dove l’alto rischio di esondazione ha portato all’evacuazione di oltre 200.000 persone. Il governatore ha espresso la propria preoccupazione, nonché la speranza che la nuova amministrazione agisca velocemente, dal momento che una delle dighe più alte degli Stati Uniti minaccia di sgretolarsi.

Centinaia di migliaia di persone potranno tornare nelle loro abitazioni ma il livello di allerta resta al massimo; l’ordine di evacuazione è arrivato dopo giorni in cui le istituzioni affermavano che la situazione era sotto controllo.

Gli evacuati hanno raccontato di come siano dovuti fuggire velocemente, descritto scene di intere comunità che lasciavano le proprie case, guidando “automobili piene zeppe di cose per prevenire ogni necessità” in uno “scenario apocalittico”.

L’esodo è stato portato avanti, nonostante la grande paura che la diga lasciasse passare l’acqua del lago, creando un effetto a cascata che avrebbe sommesso le città.

Dopo aver passato due giorni a drenare l’acqua, gli ingegneri al lavoro nella diga hanno riferito di aver ridotto sufficientemente il livello d’emergenza.

L’improvviso ordine di evacuazione, dato dopo giorni in cui la popolazione era stata rassicurata che nulla sarebbe accaduto, ha creato il pandemonio nella comunità di Oroville. Alcuni avevano le valigie pronte, mentre altri ripetevano che avrebbero aspettato perché, al momento, la situazione era sotto controllo.

L’esodo ha creato non pochi problemi ed è stato descritto come il “textbook example”, l’esempio da manuale, vale a dire il perché il Paese dovrebbe investire di più in infrastrutture; nonostante l’emergenza, Trump non aveva ancora dato alla California i 162,3 milioni di dollari richiesti per affrontare la situazione. Alcuni centri di evacuazione sono stati allestiti a Chico, nordovest di Oroville, ma le maggiori autostrade sono completamente intasate, rendendo così un’impresa quasi impossibile per i residenti raggiungere i centri.

Alcuni gruppi ambientalisti avevano predetto il disastro già nel 2003, chiedendo miglioramenti ed aggiornamenti alla diga: avvertimenti che furono ignorati e che hanno portato all’evacuazione improvvisa di circa 200.000 persone.