Putin, regalo anti-Ue all’Ucraina da 15 mld. Sconto anche sul gas

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Dicembre 2013 - 22:11 OLTRE 6 MESI FA
Putin, regalo anti-Ue all'Ucraina da 15 mld. Sconto anche sul gas

Vladimir Putin (LaPresse)

MOSCA  – Valdimir Putin regala all’Ucraina un sostanzioso sconto sul prezzo del gas (da oltre 400 a 265 dollari per 1000 mc) e investe 15 miliardi di dollari del proprio fondo di benessere nazionale in titoli di Stato ucraini.

La mossa decisa dal Cremlino serve ad “disinnescare” la bomba ucraina, divisa tra chi vuole mantenere il legame forte con la Russia e chi invece vuole aprirsi alla Ue. I soldi, bastano al presidente ucraino Viktor Ianukovich, accolto  in pompa magna al Cremlino da Putin, per scongiurare il rischio di una bancarotta nel 2014 e una sconfitta sicura alle prossime presidenziali di marzo 2015.

I due, ha assicurato il presidente russo, non hanno discusso né del rinvio dell’accordo di associazione tra Ucraina e Ue, che ha scatenato la protesta dei filo europei in piazza Maidan, né dell’eventuale adesione di Kiev all’Unione doganale tra Russia, Bielorussia e Kazakhstan, zoccolo duro della futura Unione Eurosiatica. La generosità di Mosca “non è legata ad alcuna condizione, né ad un aumento né ad una riduzione né al congelamento degli standard sociali, delle pensioni, degli stipendi o delle spese”, ha spiegato un trionfante Putin, alludendo alle condizioni imposte dal Fondo monetario internazionale per la concessione di un prestito a Kiev.

“Per noi l’Ucraina è un partner strategico nel pieno senso della parola”, ha sottolineato. Giudizio ricambiato da Ianukovich. In fondo Mosca ‘si compra’ Kiev spendendo relativamente poco: lo sconto del 30 per cento dal prossimo gennaio porta il prezzo del metano russo a livelli più equi (finora Kiev pagava come, se non di più, dei clienti europei), comunque superiori a quelli concessi nei giorni scorsi alla docile Armenia (189 dollari), che però ha già annunciato la sua adesione nell’Unione doganale. L’investimento di 15 miliardi di dollari tra 2013 e 2014 in emissioni statali ucraine, inoltre, non intacca i forzieri delle banche russe e in fondo è solo un terzo di quanto speso per le Olimpiadi invernali di Soci o la metà del debito condonato recentemente a Cuba.

E’ chiaro che Putin vorrà una contropartita, in particolare l’adesione all’Unione doganale, che senza l’Ucraina resterebbe monca. Ma non poteva pretenderla ora, col rischio di incendiare a Kiev una piazza occupata permanentemente da quasi un mese. Si vedrà solo in futuro se la generosità russa nasconde qualche intesa o condizione segreta: oggi Putin è stato sibillino quando ha definito lo sconto sul gas una “decisione temporanea”. Intanto Ianukovich, che ha anche scherzato con il padrone di casa sotto gli occhi delle telecamere, torna con un bottino discreto, arricchito da una serie di accordi in vari settori, compresa la rimozione di tutti gli ostacoli commerciali che finora avevano pesato sull’economia ucraina.

Lopposizione però non ha digerito il suo viaggio alla corte di Putin, accusandolo di svendere il Paese a Mosca e di allontanarlo dall’Europa. Il campione di pugilato e leader del partito ucraino ‘Udar’, Vitali Klitschko, ha chiesto di anticipare sia le elezioni legislative che quelle presidenziali al prossimo 2014, dicendo di voler sfidare Ianukovich nel ring della politica. “Oggi ha rinunciato agli interessi nazionali, all’indipendenza e alle prospettive per una vita migliore degli ucraini”, ha arringato la folla in Maidan, sostenendo che Ianukovich ha usato l’Ucraina come “un deposito finanziario per raccogliere 15 miliardi di dollari”.