Gentiloni: “Egitto mente su Regeni. Verità o misure forti”

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Aprile 2016 - 13:34 OLTRE 6 MESI FA
Regeni, Gentiloni annuncia "misure forti e immediate"

Regeni, Gentiloni annuncia “misure forti e immediate”

ROMA – Regeni, Gentiloni annuncia “misure forti e immediate”. Svolta importante sul caso Regeni: per bocca del suo ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il governo italiano è pronto ad adottare drastiche misure diplomatiche se il governo egiziano continuerà a mostrarsi reticente e non collaborativo nella ricerca della verità sulla morte del giovane ricercatore e i cui parziali indizi conducono tutti verso il coinvolgimento della polizia o dei servizi del Cairo. Ma le parole di Gentiloni non sono piaciute al governo egiziano che ha sibillinamente detto che “complicano la situazione”. Che già non sembra delle migliori, tanto per dire.

“Se non ci sarà un cambio di marcia, il governo è pronto a reagire adottando misure immediate e proporzionate”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Gentiloni in un’audizione al Senato sul caso Regeni. Audizione che si è svolta in un’aula praticamente deserta nella parte dell’emiciclo occupato dalle opposizioni.

Il ministro degli Esteri nell’informativa al Senato: “Ci fermeremo solo davanti alla verità. Non permetteremo che sia calpestata la dignità dell’Italia”. Giovedì e venerdì il vertice tra gli investigatori del Cairo e gli inquirenti italiani. “Si capirà se la fermezza di governo, magistratura, famiglia e Paese porterà a piena collaborazione”.

“La ragione di Stato in un caso come questo ci impone di difendere fino in fondo e di fronte a chiunque la memoria di Giulio Regeni, sul cui volto la madre ha detto di aver visto tutto il male del mondo. E’ per la ragione di Stato che non ci rassegneremo all’oblio di questa vicenda e non permetteremo che sia calpestata la dignità del nostro Paese”, ha aggiunto il ministro.

Gli avvertimenti dell’Italia, per bocca del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni “complicano la situazione” relativa al caso della morte di Giulio Regeni. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri egiziano dopo l’audizione di Gentiloni. In una nota del portavoce ufficiale del ministero degli esteri egiziano, Ahmed Abu Zeid, si legge: “considerando le relazioni profonde tra l’Egitto e l’Italia, sia a livello ufficiale che a livello dei nostri popoli, e visto il coordinamento effettuato recentemente tra le due parti sull’iniziativa degli investigatori e la visita del procuratore generale italiano in Egitto, a metà del mese scorso, e la conferma fatta durante questa visita da parte egiziana circa il suo impegno ad una piena cooperazione con la parte italiana, noi ci asteniamo di commentare queste dichiarazioni che complicano ancora di più la situazione in quanto arrivano un giorno prima dell’arrivo di una equipe di investigatori egiziani in Italia per informare la parte italiana di tutti i risultati dell’indagine”.

Opposizioni assenti in Senato. I senatori Pd attaccano il Movimento 5 stelle per l’assenza in Aula al Senato durante l’informativa del ministro Gentiloni sul caso Regeni. Stigmatizzano su twitter l’assenza delle opposizioni. “Il ministro Gentiloni riferisce su tragica morte Regeni, vergognosamente assenti M5S e altre opposizioni” fa notare la senatrice Monica Cirinnà. Le fa eco Roberto Cocianch: “Ai 5 stelle non interessa niente di Giulio Regeni. Banchi deserti durante audizione”. Sulla stessa linea intervengono anche Massimo Caleo e Francesco Russo lamentando “Zero interesse dei senatori M5S”.