Siria, Russia invia armi. Nonostante i cieli chiusi d’Europa

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 9 Settembre 2015 - 20:45 OLTRE 6 MESI FA
Siria, Russia invia armi. Nonostante i cieli chiusi d'Europa

Vladimir Putin (Foto Lapresse)

ROMA – La Russia aumenta la sua presenza militare in Siria. Con buona pace (si fa per dire) degli Stati Uniti. Mosca ha inviato nel Paese dilaniato dalla guerra civile due navi per il trasporto di carri armati e un mezzo aereo, schierando ance un piccolo contingente di fanteria navale.

Il Cremlino parla ovviamente di armi inviate all’amico Bashar al Assad “contro la minaccia terroristica” dell’Isis, ma Washington teme che si tratti di mosse tese a rafforzare la presenza militare russa nel Paese, in cui c’è già una base della Federazione, a Tartus, sul Mar Mediterraneo, unica base straniera nel Paese.

Per bypassare il no al sorvolo dei Paesi europei imposto dagli Stati Uniti, Mosca ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione dall’Iran. Washington teme che gli aerei russi preparino un vero e proprio intervento militare in Siria. Mosca replica ricordando: “Non abbiamo mai nascosto la nostra cooperazione tecnico militare con la Siria. Da tempo forniamo armi ed equipaggiamento militare alla Siria nel rispetto dei contratti e delle leggi internazionali”. Da tempo, insomma, la Federazione arma quella Siria di Bashar al Assad che sicuramente si è macchiato le mani di sangue, ma che prima dell’arrivo dell’Isis era riuscito a tenere unito uno dei pochi Paesi musulmani non ancora sull’orlo del collasso.