“Trump sfratta famiglia nera dalla Casa Bianca”, bufera Repubblicani

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Novembre 2016 - 13:51 OLTRE 6 MESI FA
"Trump sfratta famiglia nera dalla Casa Bianca", bufera Repubblicani

“Trump sfratta famiglia nera dalla Casa Bianca”, bufera Repubblicani

WASHINGTON – ”Trump sfratta una famiglia nera’‘: è il titolo di un giornale contraffatto, sopra la foto della Casa Bianca, inviato via email da un repubblicano ad alcuni suoi colleghi della Nord Carolina, suscitando le loro critiche. Lo scrive il quotidiano locale News & Observer, venuto in possesso dell’email, inviata dal deputato George Cleveland.

David Lewis, presidente della commissione regole della Camera locale, l’ha bollata come una iniziativa di cattivo gusto: ”Ci sono forze al lavoro dopo questa elezione che non comprendo, forze di odio e intolleranza. Io condanno tali forze. Condanno il Kkk e le Black Panthers e qualsiasi gruppo malvagio determinato a dividerci. Dobbiamo essere intelligenti abbastanza da capire il significato delle nostre parole e azioni”. Ma Cleveland ha difeso l’iniziativa, spiegandola come un tocco di humor che poteva essere una buona frecciata verso i media… “che sono stati molti faziosi durante la campagna”.

Migliaia di persone hanno intanto manifestato in diverse città degli Stati Uniti per la quarta notte consecutiva contro l’elezione di Donald Trumpa presidente. A Portland, nonostante gli appelli alla calma del sindaco e della polizia, si sono verificati nuovi scontri con la polizia che ha sparato granate assordanti dopo il lancio di pietre e bottiglie da parte di un gruppo di manifestanti.

A New York la protesta è partita da Union Square, ha attraversato la Fifth Avenue ed è arrivata sotto la Trump Tower, dove è stata bloccata dalla polizia. Manifestazioni anche a Chicago, Los Angeles, San Francisco, Las Vegas. Le proteste sono organizzate all’insegna dello slogan “Not my President” (non è il mio Presidente) e si scagliano contro le politiche annunciate dal magnate, che l’8 novembre ha battuto la sfidante democratica Hillary Clinton. Tra le maggiori preoccupazioni dei dimostranti ci sono il rispetto dei diritti civili nel Paese e i piani sulla gestione dell’immigrazione illegale.

Intanto, la notte precedente a Portland un dimostrante è stato ferito da un colpo d’arma da fuoco, mentre sfilava con altre centinaia di persone sul Morrison Bridge. Non è in pericolo di vita, ma la persona che lo ha colpito è ancora in libertà.