Ucraina, Obama chiama Putin: “Fermatevi”. Nuova strage di civili a Kramatorsk

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Febbraio 2015 - 23:25| Aggiornato il 11 Febbraio 2015 OLTRE 6 MESI FA
Ucraina, Obama chiama Putin: "Fermatevi". Nuova strage di civili a Kramatorsk

Vladimir Putin (Foto Lapresse)

MOSCA – Se gli Stati Uniti decideranno di armare l’esercito di Kiev, nel sud-est ucraino ci sarà ”un’ulteriore escalation del conflitto”: il monito di Mosca accompagna le ultime tese trattative poco primadel summit di Minsk tra Valdimir Putin, Petro Poroshenko, Angela Merkel e Francois Hollande considerato l’ultima chance diplomatica per riportare la pace nel martoriato Donbass. E la risposta di Barack Obama non si fa attendere: martedì in serata il capo della Casa Bianca telefona a Putin e lo invita a cogliere l’occasione negoziale di Minsk, ma denuncia anche i nuovi scontri e le vittime delle ultime ore, ammonendo a sua volta che i costi per la Russia “aumenteranno” se non si fermeranno le sue “azioni aggressive” nell’Ucraina dell’est.

La vigilia del vertice di Minsk è nervosa, contrassegnata da nuove offensive militari reciproche con l’ultima strage di civili a Kramatorsk, dall’ennesima esercitazione bellica russa ai confini ucraini, da previsioni e segnali contraddittori. E dai toni di sfida russi contro le possibili forniture di armi difensive letali a Kiev da parte degli Usa, osteggiate da gran parte dei Paesi europei: ”Cercano di coinvolgere la Russia in un conflitto militare interstatale” e ”sfruttando la questione ucraina vogliono un cambiamento del potere” in Russia, ha accusato il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev.

Anche un eventuale inasprimento delle sanzioni europee, avvisa il Cremlino, sarebbe un passo ”verso la destabilizzazione”. L’unico segnale in parte positivo arriva da Kiev: il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Ievgheni Perebiinis, ha sostenuto che il governo ucraino è ”cautamente ottimista” in vista del vertice di Minsk benché – ha precisato – sia necessario ”anche essere pronti al peggior scenario”. In ogni caso, a suo avviso, ”non è l’ultima chance” per trovare ”una soluzione pacifica” al conflitto. Uno scenario, quest’ultimo, avvalorato da una fonte diplomatica vicina alle trattative, citata da Ria Novosti: non è prevista la firma di alcun ”documento sui risultati del summit. Probabilmente – ha aggiunto la fonte – possiamo aspettarci una dichiarazione congiunta”.

Tutto fa presagire comunque che il vertice si tenga e che suggelli almeno l’inizio di un processo di pace, se non altro sulla carta, per fermare venti di guerra peggiori e magari congelare il conflitto.